Home 2010 24 Novembre Gli italiani primi a conquistare i fondi per ricerca sanitaria negli USA
Gli italiani primi a conquistare i fondi per ricerca sanitaria negli USA PDF Stampa E-mail
Gli italiani nella ricerca USA conquistano fino al 40% dei fondi messi a disposizione. Merito della loro preparazione, ma anche di un "piglio" particolare che dà loro una maggiore opportunità di crescita. A riferirlo ai ricercatori arrivati da tutta Italia e dall'estero, riuniti a Cernobbio l'8 e il 9 novembre per la prima Conferenza nazionale sulla ricerca sanitaria, è Tony Scarpa, direttore della revisione scientifica della massima istituzione statunitense che si occupa di ricerca, i prestigiosi «National Institutes of Health» (Nih). Scarpa, nato a Padova, è in America dal 1971. Dal 2005 l'Istituto nazionale della Sanità d'America (Nih) gli ha affidato il compito di decidere quali ricerche mediche finanziare, negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Molti i contatti avviati nell'evento che, hanno raccontato i ricercatori, è servito soprattutto a focalizzare nuove occasioni di lavoro, lanciando ponti di comunicazione anche fra ricercatori delle stesse aree di studio. A Cernobbio è stato, infatti, battezzato il primo network dedicato a tutti i ricercatori italiani nel mondo, per valorizzare al massimo i saperi e le competenze italiane all'estero. Ai progetti di questo network il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha promesso 10 milioni di stanziamento. Fazio ha presentato anche i dati relativi all'istituzione della prima Anagrafe nazionale dei ricercatori italiani all'estero. La piattaforma avviata ai primi di agosto conta già l' iscrizione di ben 245 ricercatori italiani che operano in strutture di alto livello in tutto il mondo. (Sanità 22-11-2010)