Home 2011 26 Febbraio Ridotti i crediti formativi per le lauree ‘facili’
Ridotti i crediti formativi per le lauree ‘facili’ PDF Stampa E-mail
Una norma contenuta nella riforma del 3+2 aveva permesso a molti di mettere a frutto il proprio lavoro, facendosi riconoscere, sulla base dell'esperienza e grazie a convenzioni ad hoc, una gran quantità (fino a 120) di crediti formativi necessari per il conseguimento del titolo di dottore. Dopo quest’avvio, nel 2006, era arrivata una prima limitazione che aveva ridotto il ridotto il numero dei crediti a 60. Senza comunque porre un freno ai riconoscimenti. Secondo i dati del Miur, infatti, all'università telematica E-campus, per esempio, sono stati attribuiti crediti a oltre 450 studenti immatricolati a corsi di laurea triennale vecchio ordinamento (DM 509/99), alla Guglielmo Marconi a oltre 1500 iscritti a un corso triennale disciplinato dalla 270/04 (revisione del 3+2) e alla telematica Pegaso a oltre 600 studenti in parte immatricolati a una laurea triennale e in parte a un corso magistrale a ciclo unico. Ma a poter usufruire di questa possibilità, magari riconoscendo una formazione pregressa non di tipo universitario, sono stati anche gli atenei tradizionali. La disciplina del riconoscimento dei crediti cambierà radicalmente con l'entrata in vigore della legge Gelmini. Per evitare abusi e riconoscimenti automatici in grado di accorciare drasticamente il percorso verso la laurea, la riforma prevede, infatti, che le università non possano riconoscere più di 12 crediti ai nuovi iscritti. Ma non solo, perché il riconoscimento deve seguire a una valutazione individuale, sulla base quindi delle competenze dimostrate da ciascuno studente escludendo, si legge nella legge, «forme di riconoscimento attribuite collettivamente».
(ItaliaOggi 26-01-2011)