Home 2011 26 Febbraio
26 Febbraio
Il programma comunitario Marie Curie. 40 milioni per i ricercatori europei al loro primo progetto PDF Stampa E-mail
L'Unione europea assegna più di 400 borse di studio, per un totale di 40 milioni di euro, destinate ai ricercatori per il loro primo lavoro di ricerca a tempo pieno in un istituto di ricerca europeo nel 2011. I premi di "integrazione carriera" sono finanziati attraverso il programma comunitario Marie Curie e mirano a incoraggiare il ritorno in Europa degli scienziati europei, così come ad attrarre i migliori giovani ricercatori di altre nazionalità a lavorare in università europee, aziende e altre istituzioni. Secondo l'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (Ocse),  fino al 30% dei titolari di dottorato europeo hanno lavorato al di fuori dell'Europa in dieci anni, con flussi significativi verso gli Stati Uniti. Tra le ragioni alla base di questa fuga vi sono il sostegno finanziario per la ricerca e un clima migliore per l'innovazione. Il finanziamento è destinato a quei ricercatori del livello post-dottorato e non vi è alcuna restrizione sul settore della ricerca. La scadenza per le domande è l'8 marzo 2011. Un comitato indipendente di esperti europei e internazionali di massimo livello valuterà e selezionerà i migliori ricercatori per i 7000 posti di lavoro. Nel 2011, il programma Marie Curie avrà un budget di 772 milioni di euro. In aggiunta alle borse di studio individuali, le azioni Marie Curie supportano anche i partenariati tra università e industria e gli scambi a breve termine.
(europarlamento24.eu 24-01-2011)
 
La performance dei sistemi universitari: le classifiche internazionali PDF Stampa E-mail

Una valutazione della competitività dei singoli Atenei italiani si ricava dai ranking internazionali delle università prodotti annualmente da QS World University Ranking e da Times Higher Education (THE). Ciò che è comunque interessante ricavare da queste classifiche è la valutazione complessiva dei sistemi universitari piuttosto che la posizione in classifica delle singole università. Con riferimento alle valutazioni e graduatorie del 2010, si nota che tra le prime 500 università al mondo, ben 15 sono italiane, anche  se prima università italiana nella classifica è Bologna che occupa la 176-esima posizione e poi seguono l’Università Sapienza di Roma (190-esima), l’università di Padova (261-esima) e così via. Ma è interessante e importante che le 15 università italiane classificate rappresentano, complessivamente, il 41,8% del sistema universitario nazionale in termini di studenti e oltre il 46,5% in termini di docenti. E’ questo significa che le politiche attuate nel nostro sistema universitario hanno avuto l’effetto di assicurare una buona qualità media più che di fare emergere effettive punte di eccellenza.

Una valutazione diretta dei sistemi universitari nazionali si può ricavare invece dal ranking QS SAFE * dei sistemi nazionali. Il sistema universitario italiano appare il quarto al mondo, e addirittura il primo in Europa, per accessibilità; al contrario, esso è 27esimo per Flagship, ovvero per la qualità delle primissime università. Complessivamente, il sistema universitario italiano si colloca al 10° posto al mondo e al 5° in Europa (v. Tabella). Questo risultato costituisce però la media tra risultati molto diversi ottenuti rispetto a ciascun criterio di valutazione.
(Dall’XI Rapporto del CNVSU sullo Stato del Sistema Universitario, gennaio 2011)

* The QS SAFE National System Strength evaluation is the first attempt to use rankings results, in concert with other indicators, not to evaluate the relative strength of individual institutions but of countries' higher education system strengths as a whole.

 
Nella top 100 mondiale 2011 il Master of Business Administration della School of Management del Politecnico di Milano PDF Stampa E-mail
Ancora una conferma dal Financial Times per la School of Management del Politecnico di Milano, che vede il Master MBA Full Time tra i 100 migliori del mondo. Nel Ranking MBA 2011 appena pubblicato, infatti, il Master di MIP entra per la prima volta nella top 100 mondiale. Oggi, dopo l'Executive MBA, confermato tra i migliori Master per executive del mondo appena lo scorso ottobre, anche il Master of Business Administration Full Time vede certificato il proprio valore, tanto da essere il numero 10 al mondo per esperienza ed esposizione internazionale durante il programma. L'ascesa nei ranking del Financial Times della School of Management del Politecnico di Milano è cominciata nel 2009, quando è stata inserita dal prestigioso quotidiano economico londinese tra le 70 migliori business school europee, con ben tre programmi in classifica: l'Executive MBA (sia a livello mondiale sia a livello europeo l'unico EMBA italiano riportato nei ranking), l'MBA full time e il Master of Science in Ingegneria Gestionale. La School of Management del Politecnico di Milano è composta dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale e dal MIP, che è la business school dell’Ateneo milanese.
(Il Giornale 01-02-2011)
 
Alla Commissione Europea una consultazione pubblica sulle future politiche prioritarie per lo sviluppo dell’istruzione superiore PDF Stampa E-mail

La Commissione europea, in vista dell'adozione tra luglio e settembre di una nuova Comunicazione sulla modernizzazione dell'istruzione superiore, ha aperto una Consultazione pubblica sul proprio sito internet per dare la possibilità di esprimere il proprio parere in merito a quali dovrebbero essere le decisioni politiche più urgenti da prendere a livello comunitario nei prossimi dieci anni, in particolare nelle aree dell'educazione, della ricerca e dell'innovazione. La necessità di una consultazione pubblica è stata presa in considerazione in virtù degli enunciati della strategia Europa 2020, che ha sottolineato il ruolo vitale dell'istruzione superiore nello sviluppo del capitale umano e il ruolo guida della ricerca e dell'innovazione nell'economia della conoscenza. La nuova Comunicazione rivisiterà e aggiornerà la precedente, adottata nel 2006. Il questionario, che si compone di cinque domande, oltre alle informazioni personali e alla possibilità di aggiungere idee e suggerimenti, presenta un elenco di future politiche alle quali si dovrà assegnare un valore da 1 (non importante) a 10 (molto importante). Il questionario potrà essere compilato in inglese, francese o tedesco. C'è tempo fino al 15 marzo 2011 per compilare il questionario all'indirizzo: http://ec.europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch?form=Modernisation
(D. Gentilozzi, Universitas 02-02-2011)

 
Nella UE nuove misure per agevolare l'accesso ai fondi per ricercatori e imprese PDF Stampa E-mail
La Commissione europea ha adottato una serie di nuove misure volte a stimolare la partecipazione al Settimo programma quadro di ricerca e a renderlo più accessibile ai migliori ricercatori e alle imprese più innovative, in particolare le PMI. Queste misure, basate sul piano di semplificazione annunciato nell'aprile 2010 dalla Commissione, entreranno in vigore immediatamente. Nello specifico, le tre misure adottate avranno un effetto immediato sulla gestione delle sovvenzioni di ricerca nell'ambito dell'attuale programma quadro di ricerca (7° PQ) Ue. Ognuna di esse risponde a preoccupazioni ripetutamente espresse dai partecipanti e dai candidati alla partecipazione al 7° PQ. La prima garantirà maggiore flessibilità per le modalità di calcolo del costo del personale, in modo da permettere ai beneficiari della sovvenzione di applicare i propri metodi contabili per le domande di rimborso dei costi medi del personale, senza dover creare un'intera contabilità parallela solo per questo scopo; la seconda farà sì che gli stipendi dei proprietari di una PMI, che non sono registrati formalmente nella contabilità dell'impresa, d'ora in poi possano essere rimborsati con pagamenti forfettari per il loro contributo ai progetti di ricerca; la terza misura prevede la creazione di un nuovo gruppo direttivo, composto di dirigenti esperti di tutte le direzioni della Commissione e delle agenzie coinvolte, che eliminerà le incoerenze nell'applicazione delle norme sul finanziamento della ricerca. Nell'ambito del 7° PQ, la Ue ha già finanziato circa 8.000 progetti sul oltre 40 mila proposte pervenute dal mondo della ricerca. Nell'aprile 2010 la Commissione ha adottato una comunicazione che illustra ulteriori possibilità di semplificazione già attuabili con l'attuale quadro giuridico e, a più lungo termine, con la prevista revisione del regolamento finanziario dell'Unione.
(a.t., key4biz.it 25-01-2011)
 
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