Home 2011 18 Aprile
18 Aprile
Anche Einaudi proponeva di abolire il valore legale delle lauree PDF Stampa E-mail
Il nuovo presidente della Conferenza dei rettori delle Università italiane, prof. Marco Mancini, ha dichiarato in una breve intervista al Corsera (venerdì 8 aprile): «In futuro dovremo consentire alle Università di chiamare i professori che vogliono. Così gli atenei farebbero a gara a prendere i docenti migliori, alzando la qualità generale». Si può consentire, credo, con questa proposta, a un patto: che sia abolito il valore legale delle lauree (una richiesta che fu avanzata già da Luigi Einaudi!). Infatti, se si abolisce il loro valore legale, le lauree varranno sul mercato del lavoro solo e soltanto sulla base della reputazione di cui godono le Università che le hanno rilasciate, e dunque sulla base dei contenuti effettivi (della serietà scientifica, insomma) delle lauree medesime. Non avrebbe senso, invece, la proposta del neoeletto presidente della Crui, se le lauree fossero, come oggi, tutte egualmente garantite dallo Stato, cioè tutte proclamate (dallo Stato) come dotate delle stesse virtù. Se non fosse abolito il valore legale delle lauree, è facile immaginare a che cosa equivarrebbe la prerogativa delle Università di chiamare i professori che esse vogliono.
(Fonte: G. Bedeschi, Corsera 12-04-2011)
 
Abrogata l’equipollenza tra laurea in Fisioterapia e laurea in Scienze Motorie PDF Stampa E-mail
La norma abrogata, contestatissima dai fisioterapisti, prevedeva che «il diploma di laurea in scienze motorie fosse equipollente al diploma di laurea in fisioterapia, se il diplomato avesse conseguito attestato di frequenza a idoneo corso su paziente». L'approvazione del DDL senza modifiche rispetto alla versione già approvata a Montecitorio è stata motivata, spiega la relazione, dall'esigenza di concludere una vicenda cominciata nel 2005, quando l'equipollenza fra i due titoli di studio fu inserita in corsa nella conversione di uno dei tanti DI "omnibus". La nuova legge stabilisce anche - come inserito alla Camera - che sarà un decreto del ministro dell'Istruzione, da emanare entro nove mesi dall'entrata in vigore della legge, a normare la possibilità della laurea in fisioterapia per i laureati in scienze motorie. E il decreto dovrà stabilire la disciplina del riconoscimento dei crediti formativi; l'accesso al corso universitario in fisioterapia, nei limiti dei posti programmati base al fabbisogno previsto, e con il superamento della selezione; la disciplina di formazione e tirocinio sul paziente. La relazione al DDL spiega che il nodo vero stava nella scelta del Senato di sottoporre i laureati in scienze motorie a una selezione per l'accesso a fisioterapia nell'ambito del fabbisogno programmato. L'equipollenza disgiunta dalla selezione avrebbe, infatti, significato un modo per aggirare la programmazione degli accessi per questo diploma di laurea. Il Senato - favorevole a un'abrogazione "secca" - ha tuttavia approvato la legge anche sollecitato dal ministro della Salute Ferruccio Fazio per concludere l'iter che si protraeva da troppi anni.
(Fonte: P.D.B. www.24oresanita.com 18-04-2011)
 
I posti nelle lauree sanitarie PDF Stampa E-mail

Solo dopo che il Ministero della Salute l'ha concordato con la rappresentanza della Conferenza della Regioni, viene ogni anno determinato il fabbisogno formativo di medici, odontoiatri e veterinari, fornendo al Ministero dell'Università gli elementi utili a definire il numero e la ripartizione dei posti e dei corsi per ogni professione sanitaria nelle 40 Università in cui sono attivati 470 corsi. Per la Facoltà di Medicina e Chirurgia, rispetto alla media di 7.500 posti annui degli ultimi 14 anni, durante i quali il totale è stato di 104.000 invece dei 130.000 stimati necessari con il turnover al 2,7%, per il prossimo anno accademico 2011-12 si dovrebbe arrivare a un’offerta di almeno 11.000 posti, ossia l'aggiunta di 1.500 ai 9.500 dello scorso anno. Senza quest’aumento non si scalfirebbe la mancanza di 26.000 medici (-21%), con media annuale di quasi 2.000, che farà sentire gli effetti negativi dal 2015, quando si esaurirà la cosiddetta "pletora" di medici maturata dagli anni ''70-80.

Per gli Infermieri è evidenziata in un'interrogazione parlamentare la carenza di 60.000 unità. Nella risposta il Ministro ha chiarito che nel corso degli ultimi 4 anni si è passati dagli 8.650 nuovi posti del 2006-07 ai 16.366 del 2010-11, quindi il doppio. Ma, com’è noto, il fabbisogno di infermieri che da anni è indicato sia dalle Regioni sia dall’IPASVI è attorno ai 22.000 e la soluzione proposta resta quella di mettere a bando il doppio dei circa 10.000 posti di Medicina, per arrivare quindi a soddisfare il fabbisogno formativo di 20.000 infermieri.

Infine, una nota per il 2011-2012 può essere fatta anche per la facoltà di Medicina Veterinaria. A differenza di medicina e chirurgia e di odontoiatria, l'Ordine dei veterinari ha trasmesso il fabbisogno al ministero della Salute. Per il settore, che conta circa 28mila professionisti, l'Università mette a bando oltre mille posti l’anno in media (1.096 nel 2010, 1.200 nel 2009 e 1.303 nel 2008). Secondo il presidente dell'Ordine si tratta di un’offerta eccessiva con oltre il doppio dei 650 posti di fabbisogno stimati dall'Ordine stesso, che si basa su un turn over al 2,3 per cento. Peraltro anche le Regioni negli ultimi due anni si sono attestate attorno a 700 posti nazionali.
(Fonte: Sanità, 18-04-2011, e Mail Mastrillo n. 3, marzo 2011)
 
Il piano nazionale lauree scientifiche PDF Stampa E-mail
Rispondere alla «crisi delle vocazioni scientifiche» che interessava il nostro Paese come altri dell'area europea e aumentare il numero di iscritti ai corsi di laurea dedicati alle scienze, è stato fin dal suo esordio l'obiettivo del Progetto Lauree Scientifiche, varato nel 2004 dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca in collaborazione con la Conferenza dei presidi di scienze e tecnologie e Confindustria. I risultati raggiunti grazie anche al contributo del progetto, con un significativo incremento nelle immatricolazioni ai corsi di laurea delle classi Scienze Matematiche (più 70%), Scienze e Tecnologie Fisiche (+14 %) e Scienze e Tecnologie Fisiche (+ 33%) tra il 2005 e il 2008, hanno spinto il ministero a rinnovarlo nel 2009 con il Piano nazionale lauree scientifiche. I promotori vogliono migliorare la conoscenza delle discipline scientifiche degli studenti delle superiori, avviare un processo di crescita professionale dei docenti e favorire l'allineamento dei percorsi formativi della scuola e dell'università. Nel piano dedicato alle lauree scientifiche, è inserito anche un sistema nazionale di valutazione e di certificazione del lavoro svolto oltre a un percorso che consenta agli atenei di predisporre verifiche per capire la preparazione iniziale degli studenti all'ingresso in università e assegnare obblighi formativi aggiuntivi a chi non le supera.
(Fonte: ilgiornaledibrescia.it 30-03-2011)
 
Tesi di laurea. Progetto antiplagio dell’UNIBO PDF Stampa E-mail
Sul network nazionale dei media universitari Ustation, si può leggere un'intervista alla dottoressa Angela Negrini, responsabile del progetto "antiplagio" promosso dall'Alma Mater, l'università degli studi di Bologna. «Già da diversi anni abbiamo iniziato un percorso che punta alla qualità dei nostri percorsi formativi – spiega ai redattori di Ustation la dottoressa Angela Negrini – abbiamo ritenuto che l’elaborato finale, la tesi di laurea, sia un punto saliente e di conseguenza che sia un punto dove la qualità emerge. Il controllo del plagio fa parte di questo processo di qualità e siamo convinti che gli studenti che arrivano all’Università, e anche dopo, non abbiano ben chiaro cosa significhi stendere un elaborato con la metodologia corretta delle citazioni e delle fonti per cui commettono questo “reato” senza esserne consapevoli. Nessuna volontà punitiva da parte dei docenti, l’unico scopo è quello educativo. L’unica possibile conseguenza, in casi eclatanti, sarà la scelta del docente di non far laureare lo studente finché non abbia prodotto un elaborato ben fatto». Il software consente di confrontare il testo dello studente con le fonti web e le fonti delle principali basi dati bibliografiche, rivelando le similitudini e misurando la percentuale.
(Fonte: STEP1 04-04-2011)
 
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