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27 Giugno
La valutazione comparativa delle “prestazioni” degli atenei: U-Multirank PDF Stampa E-mail

U-Multirank è un nuovo progetto della Commissione europea che consente la valutazione comparativa delle “prestazioni” degli atenei. Grazie a questo strumento si possono creare classifiche ricorrendo a una matrice di indicatori. Presentato a Bruxelles la scorsa settimana, questo strumento “user-driven” – che si propone come “ranking globale multidimensionale delle università” – consente di costruire classifiche nei settori dell’istruzione e della ricerca dando la possibilità agli utenti stessi di determinare quanto peso vogliono dare a ciascun fattore.

U-Multirank si presenta come diverso dalle graduatorie già esistenti e – spiegano i suoi progettisti Frans van Vught e Frank Ziegele – soddisfa le esigenze dei vari operatori del settore dell’istruzione superiore. Il nuovo sistema di benchmarking dovrebbe essere concluso e operativo solo alla fine di quest’anno, al termina della fase di rodaggio attualmente in corso.
(Fonte: R. Lupoli, università.it 12-06-2011)
 
Studenti, docenti e lavoratori italiani all’estero. VI rapporto della fondazione Migrantes PDF Stampa E-mail

È stato presentato il 21 giugno a Roma il sesto rapporto della Fondazione Migrantes "Italiani nel mondo - 2011". Il volume, comprensivo di 52 capitoli e vari dati statistici, è dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia e si sofferma sulle relazioni che intercorrono tra la storia italiana degli ultimi anni e i 4 milioni di attuali residenti all'estero. Il fenomeno migratorio viene analizzato da varie prospettive: storica, linguistica, sociale, culturale, economica, religiosa, con una sezione di approfondimenti tematici che rende geograficamente il quadro della presenza italiana nel mondo.

Tra i tanti argomenti, il Rapporto si incentra anche sul flusso migratorio degli studenti italiani verso l'estero. Viene definito "flusso qualificato", in quanto esso è frutto della presenza ormai più che ventennale del Programma Erasmus, di cui il rapporto ne esplica i dati relativi all'anno accademico 2008/2009. Il Rapporto, in questo caso, offre il quadro dei dati presi dalle statistiche ufficiali di Erasmus, integrandoli con quelli del Rapporto Eurispes 2011 e di quello dell'Ocse "Education at a Glance - 2010".

Nel 2008/2009 sono stati 17.754 gli studenti universitari che si sono recati all'estero per motivi di studio e 1.628 per compiere un tirocinio presso imprese di altri paesi (Erasmus Placement). Gli studenti di altri paesi venuti in Italia con Erasmus sono stati 15.530. La Spagna si conferma il paese maggiormente scelto dagli studenti Erasmus, in particolare da quelli italiani: si calcola che se nel 2003 gli studenti italiani che svolgevano un periodo di studi in Spagna erano 59.743, nel 2010 sono passati a 170.051. Proprio sulla base di questo dato, un capitolo del Rapporto Italiani nel mondo - 2011 è dedicato alla presenza italiana in Spagna, sia per motivi di studio che per motivi di lavoro.

Uno degli aspetti più interessanti toccati dal Rapporto è la presenza all'estero degli italiani per motivi di lavoro o professionali: il dato più rilevante è che a tutto il 2009 sono stati 14,6 milioni gli italiani che hanno lasciato il Paese effettuando dei (brevi) pernottamenti all'estero, specialmente in Europa, per motivi di lavoro. Non è presente uno specifico riferimento in merito al fenomeno dei "cervelli in fuga", anche se dai dati iniziali del Rapporto (aumento degli italiani all'estero in un anno di quasi 90 mila unità) se ne può dedurre l'incombente presenza tra le righe.
(Fonte: D. Gentilozzi, rivistauniversitas.it 31-06-2011)
 
L’Unibo eccelle nelle lingue moderne nel QSWUR 2011 PDF Stampa E-mail
QS Quacquarelli Symonds ha creato il QS World University Rankings ®by Subject, la prima classifica universitaria per discipline al mondo che mira a valutare le università sulla base degli specifici insegnamenti accademici. Tra le varie classifiche già pubblicate due hanno suscitato particolare interesse: il QS World University Rankings® for Arts and Humanities e il QS World University Rankings for Physics and Environmental Sciences. Il primo, pubblicato nei primi giorni di giugno, vede in vetta Harvard, Berkeley, Oxford e Cambridge ed evidenzia un'ottima performance degli atenei europei. Una menzione particolare va alle lingue moderne, in cui eccellono molte istituzioni europee continentali: l'Università della Sorbona di Parigi (19° posto), la Freie Universität di Berlino (27°), la Humboldt-Universität di Berlino (32°), la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco (37°) e l'Università di Bologna (42°), tutte presenti nella top ten europea e nella classifica delle prime 50 istituzioni nel mondo.
 
La Lega vuole il MIUR a Bologna PDF Stampa E-mail

Ministeri decentrati? I leghisti si fanno avanti. Anche quelli emiliani, che hanno appena gareggiato (perdendo) per il sindaco di Bologna ma hanno guadagnato in visibilità a spese del Pdl e assicurano che ci riproveranno. Allora quale miglior viatico per ipotetiche nuove elezioni locali di un ministero trasferito da Roma a Bologna? La pensa così Angelo Alessandri, parlamentare leghista, che con Rosi Mauro, braccio destro di Umberto Bossi, guida il Carroccio emiliano. Lui assicura che metterà tutta la sua influenza a disposizione della causa: «Perché Milano sì e Bologna no?», dice. E quindi se a Milano andrà l'Economia, a Bologna spetta l'Istruzione: non è forse la città di Giosuè Carducci e dell'università più antica del mondo?

«È da un anno che pensiamo di portare i ministeri al Nord», dice Alessandri. «Non c'è nulla d’inverosimile, anzi, a noi appare una cosa normale. La capitale economica del nostro paese quale è? Milano, ovviamente. Allora lì va il Ministero dell’Economia. A Bologna, invece, va bene quello dell'Università e dell'Istruzione». Alessandri sta già cercando la sede che magari inizialmente, come da accordo Bossi-Berlusconi, ospiterà un ufficio operativo del ministero, in attesa del futuribile trasferimento di tutto l'apparato.
(Fonte: G. Ponziano, ItaliaOggi 22-06-2011)
 
In vista un nuovo assetto del polo romagnolo dell'Unibo PDF Stampa E-mail
Si susseguono incontri per definire un nuovo assetto del polo romagnolo dell'Università di Bologna in vista della riforma Gelmini. A spiegarlo è stato il sindaco di Forlì Roberto Balzani nel corso del consiglio comunale di lunedì pomeriggio. Balzani stesso è stato a Ravenna per un incontro con il sindaco Fabrizio Matteucci per trovare una linea comune tra i poli romagnoli, mentre si è riunito anche il senato accademico. Premette Balzani: "Non si prevede alcun intervento del ministero dell'Istruzione e dell'Università: non ci sono basi per un accordo con il Miur". La strada migliore, per Balzani, è "fare un accordo enti locali, regione e ateneo". L'auspicio di Balzani è che si cercherà di costruire questo accordo "con le altre città della Romagna, ma noi non rinunceremo in ogni caso alla qualità del nostro campus, anche dovendo procedere da soli". Il sindaco ha spiegato di aver chiesto un incontro con il rettore "per preservare la qualità dell'insediamento e la realizzazione del campus, conservare e implementare pezzi di ricerca". "Se riusciremo a fare un accordo di Romagna sarà positivo, personalmente sono più per un accordo concreto di durata decennale. Viceversa avremo pochissime possibilità di cambiare lo Statuto dell'ateneo, è meglio lasciar perdere". Ma su queste diverse visioni, spiega Balzani, non c'è unità d'intenti in Romagna: "Spero di convincere i colleghi della Romagna su questa strada, magari giocando la carta delle risorse, se no andremo comunque avanti come città di Forlì".
(Fonte: romagnaoggi.it 06-06-2011)
 
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