Home 2011 25 Luglio A favore dell'abolizione del valore legale del diploma di laurea
A favore dell'abolizione del valore legale del diploma di laurea PDF Stampa E-mail
Dell'abolizione del valore legale del diploma di laurea si parla in questi giorni in Parlamento, nell'ambito dell'indagine conoscitiva avviata dal Senato sul tema "Effetti connessi all'eventuale abolizione del valore legale del diploma di laurea". Il mondo economico considera il valore legale del titolo di studio ormai superato e spinge perché l'inutile orpello venga abolito quanto prima. Il mondo accademico, e non solo, è invece contrario e mette in guardia dalle ripercussioni di una simile scelta. Intanto, in Parlamento sono diverse le proposte di legge sull'argomento, tutte del centrodestra. Ma cosa vuol dire abolire il valore legale di un titolo di studio, laurea o diploma che sia? Perché un titolo di studio deve avere un valore legale? A spiegarlo in modo chiaro è lo stesso direttore Education di Confindustria, Claudio Gentili, ascoltato dalla commissione Cultura del Senato lo scorso 25 maggio. "Nelle intenzioni del legislatore, il valore legale del titolo di studio doveva essere un 'marchio di qualità' concesso dallo Stato alle università", che avrebbero dovuto "garantire ai cittadini la qualità della formazione universitaria". "I cittadini - continua Gentili - che si servono di professionisti, le imprese e il settore pubblico che assumono laureati sarebbero stati così garantiti sulla qualità delle competenze di quelle persone in base a curricula certificati". Ma, sempre secondo Confindustria, "il vero limite del valore legale sta nel suo uso formalistico che spesso ha ottenuto risultati opposti a quelli desiderati". Il neoeletto presidente dei giovani industriali, Jacopo Morelli, rilancia dalle pagine di un quotidiano: "La prima cosa che chiederemo è l'abolizione del valore legale del titolo di studio". Raccogliendo il consenso del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, secondo il quale "bisogna togliere pezzi di casta e pezzi di carta". Ma come si fa a capire quanto vale, in effetti, una laurea sprovvista di valore legale? Occorre "un sistema di accreditamento -  spiega Gentili - dei corsi di studio, svolto da agenzie indipendenti, che assicuri la verifica del 'valore reale' dei corsi di studio universitari". Una specie di rating degli atenei.
(Fonte: La Repubblica Scuola 08-07-2011)