Home 2011 25 Luglio
25 Luglio
Le scuole di specializzazione e i ricercatori laureati non medici PDF Stampa E-mail
Fuga di cervelli dall'Alma Mater. Non per andare all'estero ma per trasferirsi in altri atenei italiani e completare il percorso di specializzazione. Ricercatori super esperti che si sono formati sotto le Due Torri ma che l'Ateneo si lascia sfuggire. Sono i laureati non medici che da tre anni non possono entrare nelle scuole di specializzazione dell'area medica. Almeno a Bologna. L’Ateneo, infatti, teme che anche qui possano partire ricorsi, come già avviene in altre parti d'Italia, da parte dei non medici per ricevere lo stesso trattamento degli specializzandi medici, ovvero remunerazione e tutela previdenziale. Tradotto: milioni di euro da mettere in bilancio. La posizione dell’Alma Mater: «L'Ateneo di Bologna, caratterizzato dalla presenza di numerose scuole di specializzazione e di un elevato numero di specializzandi, ha sospeso in via temporanea i bandi per queste scuole, valutando responsabilmente di percorrere una linea prudenziale, che protegga il bilancio dell'Ateneo dalle ripercussioni economiche di un possibile contenzioso di rilevanti dimensioni. L'Ateneo si è attivato presso i ministeri competenti, la  CRUI (Conferenza dei rettori, ndr) e il Cun (Consiglio universitario nazionale, ndr) per ottenere le opportune revisioni normative». (Fonte: M. Amaduzzi, Corriere di Bologna 02-07-2011)
 
Il tecnopolo su Nautica ed Energia è nato a Ravenna PDF Stampa E-mail
"Nasce oggi a Ravenna il primo tecnopolo dell'Emilia-Romagna". Con queste parole, il dirigente del settore ricerca e innovazione della Regione, Silvano Bertini, ha aperto l'incontro di insediamento del nuovo tecnopolo ravennate specializzato nei campi dell'energia e della nautica. Sono 30 i ricercatori coinvolti di cui 10 giovani neo assunti laureati in ingegneria, chimica e scienze ambientali. Il Ciri (Centro interdipartimentale di ricerca industriale) Energia e Ambiente ha illustrato i due filoni di studio: le biomasse e le tecnologie legate all'idrogeno; il Ciri Meccanica e Nautica ha illustrato i filoni di ricerca innovativa per la competitività del settore nautico; il CNR, infine, ha presentato il proprio contributo su idrogeno e sequestro della CO2. “E’ significativo – commenta il Presidente della Provincia, Claudio Casadio – che il Tecnopolo ravennate nasca all’insegna della stretta collaborazione tra enti locali, università e mondo imprenditoriale. La ricerca e l’innovazione devono dare un contributo allo sviluppo del sistema produttivo territoriale e valorizzarne le eccellenze”.
(Fonte: Il Resto del Carlino Ravenna 20-07-2011)
 
Unibo. Ricercatori per lo sviluppo della rete dell’alta tecnologia PDF Stampa E-mail
Si è tenuto oggi l’incontro con quanti sono stati assunti per lavorare nei sette Centri interdipartimentali di Ricerca industriale. "Scopo dell’iniziativa – ha raccontato il ProRettore alla ricerca Dario Braga – è stato quello di condividere la strategia dell’Ateneo sull’intera operazione avviata il 1° gennaio a seguito della firma dell’accordo di programma con la regione Emilia-Romagna e gli enti locali per lo sviluppo della rete dell’alta tecnologia". Sono già 90 i ricercatori industriali reclutati nell’ambito del programma e a regime saranno 120 i giovani nelle aree dell’agroalimentare, information technology, scienze della vita, materiali, edilizia, meccanica e aeronautica, energia e ambiente che lavorano su progetti di ricerca industriale con imprese della Regione Emilia-Romagna.
(13-07-2011)
 
Apre la Summer School Fisica in Moto PDF Stampa E-mail
La Fondazione Ducati in collaborazione con il Piano Nazionale Lauree Scientifiche ha lanciato per questa estate un’importante iniziativa chiamata “Summer School Fisica in Moto” volta all’orientamento scientifico e indirizzata a studenti particolarmente meritevoli della scuola secondaria. L’iniziativa rientra nel Piano Nazionale Lauree Scientifiche che coinvolge 3000 scuole e 41 Atenei ed è destinata alle scuole che vi hanno aderito per le sezioni Fisica e/o Matematica. Per la Summer School sono stati selezionati 25 studenti tra oltre 170 candidati ai quali Ducati aprirà le porte del suo sorprendente laboratorio di fisica dal 12 al 15 luglio 2011 offrendo a questi ragazzi l’opportunità di vivere un’esperienza unica per la loro formazione. Questi giovani di talento saranno guidati nella scoperta della fisica attraverso l’approccio innovativo di “Fisica in Moto” e avranno modo di condividere il bagaglio di conoscenze ed esperienze di coloro che all’interno della Ducati sono ogni giorno in prima linea per creare e produrre moto di alta qualità e all’avanguardia per essere competitivi sia sul mercato che nell’ambito delle gare sportive. E non solo, alla Summer School, prenderanno parte, in qualità di relatori, oltre grandi nomi di Ducati, noti ricercatori universitari e professori delle facoltà scientifiche più rinomate.
(Fonte: www.motoblog.it 13-07-2011)
 
Il nuovo statuto dell’Unibo PDF Stampa E-mail
Il voto finale sarà il 26 o 27 luglio. Con alcune novità rilevanti, come il rettore in carica per soli sei anni, il diritto al voto per gli amministrativi che, con un "peso" del 15% potranno votare per il rettore; altre innovazioni, invece, come la composizione degli organi accademici, seguono per lo più i dettami della legge Gelmini. Il Senato accademico diventerà una sorta di parlamento dell'università, il consiglio di amministrazione, dove il rettore ha tenuto la barra su consiglieri scelti per competenze, attraverso curricula, ed eletti in Senato (salta dunque la rappresentanza in questo organo), sarà il consiglio dei ministri. Infine, il multicampus: nonostante i timori dei romagnoli viene confermata la struttura dell'università di Bologna su più sedi. Il decentramento resiste, mentre altri Atenei emiliani come Parma e Modena guardano alla possibilità di accordi federali, Bologna continuerà a guardare al mare per il suo sviluppo, con la possibilità di siglare accordi con la Regione su ricerca e servizi: al centro la tradizione, nelle sedi decentrate i nuovi saperi e le nuove professioni è l'ipotesi del rettore. La Romagna perde le otto Facoltà, ma nasceranno quattro Dipartimenti autonomi o federati. Il rettore Ivano Dionigi ha chiarito i punti più caldi, accettando di accogliere osservazioni e proposte di modifiche avanzate dai presidi. Tra queste, il difficile equilibrio sul multicampus, la rappresentanza delle donne, una maggiore definizione del ruolo dei direttori dei nuovi dipartimenti e dei presidenti delle nuove Scuole o Facoltà. Nuovi organi sono poi due consulte, quella del personale tecnico e amministrativo (che entra in Senato nonostante non sia previsto dalla legge Gelmini, ma rimane fuori dal Cda) e quella dei "sostenitori", convocata almeno due volte all'anno dal rettore: soggetti e istituzioni che concorreranno a promuovere le attività scientifiche e formative.
(Fonte: I. Venturi, La Repubblica Bologna 15-07-2011)
 
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