Home 2011 25 Luglio
25 Luglio
ERA-NET. L'UE incoraggia i giovani a intraprendere la carriera scientifica PDF Stampa E-mail
L'Europa avrà bisogno di almeno 1 milione di nuovi posti di lavoro per ricercatori nel prossimo futuro per soddisfare le sue ambizioni di diventare una delle regioni più innovative del pianeta. Quindi si cercano giovani donne e uomini che desiderano diventare ricercatori. La Commissione Europea incoraggia e promuove la comprensione della scienza tra i giovani europei e li aiuta a seguire le relative carriere. Sia lo schema ERA-NET che l'Iniziativa Articolo 185 stanno aiutando a raggiungere questo obiettivo. Lo schema ERA-NET dà un contributo decisivo nella costruzione della collaborazione e nel coordinamento delle attività di ricerca condotte a livello regionale e nazionale negli Stati Membri dell'UE e nei Paesi Associati e nell'apertura reciproca di programmi di ricerca nazionali e regionali. Il suo sostegno significativo dello Spazio europeo della ricerca (SER) sta portando a una migliore coerenza e coordinazione di programmi di ricerca nella regione. L'Iniziativa Articolo 185 sostiene l'UE nella partecipazione all'attuazione congiunta di programmi nazionali di ricerca e sviluppo.
(Fonte: www.diariodelweb.it 19-07-2011)
 
La banca europea degli investimenti (BEI) sostiene la ricerca universitaria PDF Stampa E-mail

In ambito di ricerca universitaria, un’altra recente novità arriva dall’Europa, in particolare dalla Banca europea degli investimenti (Bei), che attraverso il programma Eiburs sostiene la ricerca universitaria negli ambiti disciplinari di suo interesse. A fruire dei fondi saranno gli enti, facoltà o istituti di ricerca universitari dei paesi europei che al termine di un iter di selezione dedicato avranno dimostrato una forte competenza negli ambiti di ricerca proposti dalla Bei.

Per la stagione 2011-2012 le candidature sono aperte fino al 16 settembre e ai “vincitori” andranno 100.000 euro l’anno per tre anni. I filoni di studio e sperimentazione previsti quest’anno sono quello della proprietà intellettuale nell’Unione Europea e della messa a punti di meccanismi di partenariato economico che consentano il trasferimento tecnologico e la commercializzazione della ricerca svolta in ambito Ue.

L’altro campo di ricerca finanziabile riguarda il fabbisogno di infrastrutture e il finanziamento è volto a promuovere corsi e seminari, sondaggi e banche dati sull’argomento. Infine, una parte dei fondi andrà all’analisi di un fenomeno molto diffuso in alcuni Paesi, quello del microcredito, per approfondire rischi e possibili sviluppi partendo dalle esperienze già in atto. Anche in questo caso si potranno organizzare seminari, corsi, banche dati e sondaggi.
(Fonte: R. Lupoli www.università.it 05-07-2011)
 
Sette miliardi di euro per ricerca e innovazione dal 7°PQ della CE PDF Stampa E-mail

E’ il più corposo pacchetto di finanziamenti di questo tipo mai messo a disposizione dalla Commissione europea (CE) e rientra nel Settimo programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico (7°PQ): 7 miliardi di euro destinati a dare impulso all'innovazione attraverso la ricerca. Tra gli oltre 16.000 beneficiari figurano università, enti di ricerca e industria, mentre un'attenzione speciale sarà rivolta alle piccole e medie imprese, cui è destinato tra le altre cose un pacchetto pari a quasi un miliardo di euro. Verrà inoltre istituito un nuovo riconoscimento europeo per le donne innovatrici il cui lavoro è stato finanziato dal 7°PQ o da programmi precedenti. In totale, sono previsti 53 bandi: di questi, 39 sono stati pubblicati il 20 luglio e in massima parte si possono considerare aperti.

Lo stanziamento più cospicuo è quello che aspetta l'Ict. All'Information and communication technology sono destinati 1,32 miliardi; più della metà del budget (787 milioni) è collegata a un maxi bando trasversale in scadenza il 17 gennaio. Circa la metà di quanto previsto per l'Ict è stata assegnata all'innovazione nel campo della sanità (656 milioni), con una call specifica – da 220 milioni – per soluzioni e tecnologie collegate all'invecchiamento della popolazione. Poco meno di mezzo miliardo (488 milioni) verrà investito nei nuovi materiali, 314 milioni per l'energia e solo uno in meno per il trasporto. La sicurezza alimentare invece potrà contare su 307,5 milioni di euro.

Inoltre fondi a parte sono stati riservati a categorie specifiche di beneficiari: ricercatori, imprese ed enti pubblici. In quest'ottica, più di un miliardo e mezzo verrà distribuito dal Consiglio europeo delle ricerca (Erc) in borse di studio per i migliori ricercatori, sia junior che senior. Sempre al personale della ricerca sono rivolte le azioni Marie Curie, che con un budget di 888 milioni favoriranno la mobilità di queste figure tra un paese e l'altro dell'Unione. Un altro pacchetto di azioni da circa un miliardo avrà come specifico destinatario le piccole e medie imprese, mentre 40 milioni saranno destinati alle città per un primo bando dedicato a progetti riguardanti le smart cities.

Tutta la documentazione utile per presentare un progetto è disponibile nel sito: http://ec.europa.eu/research/participants/portal/page/fp7_calls.
(Fonte: Il Sole 24 Ore 20-07-2011 e 24-07-2011)
 
Sessi separati in piani diversi all’università di Teheran PDF Stampa E-mail
A Teheran è stato diffuso l'annuncio che a partire dal prossimo anno accademico alcuni atenei introdurranno delle distinzioni su base sessuale, riservando dei piani degli istituti alle donne che saranno off limits per gli uomini. Il provvedimento ha scatenato la reazione indignata del presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, che si e' smarcato dal clero ultraconservatore bollando la segregazione sessuale nelle università come "superficiale e contro la scienza". Molti osservatori hanno interpretato queste parole come l'ennesimo segnale dello scontro ormai aperto tra l'ex sindaco di Teheran e la Guida Suprema, Ali Khamenei, che ha spaccato il fronte ultraconservatore in due blocchi. Il presidente si e' fermamente opposto a questo piano e ha chiesto al ministro dell'Istruzione, Kamran Daneshjoo, di ritirare il progetto. Ma questo ha provocato il risentimento degli ayatollah, come il 'falco' Ahmad Khatami, che non ha risparmiato critiche ad Ahmadinejad, dichiarando che alle università che praticano la distinzione dei sessi "dovrebbe essere data una medaglia". Dal 1979, anno della Rivoluzione Islamica, in Iran sono state imposte numerose leggi che hanno imposto la segregazione nei sessi negli ambienti pubblici. La separazione dei sessi avviene nelle scuole, nella metro di Teheran, dove ci sono compartimenti per uomini e donne e anche nei banchi delle università, dove gli uomini siedono in file diverse rispetto alle donne.
(Fonte: Adnkronos/Aki 14-07-2011)
 
Restrizioni alla libertà accademica in Turchia PDF Stampa E-mail
In Turchia è polemica tra i professori universitari e il governo del primo ministro Recep Erdogan, che è accusato dai primi di aver bloccato la libertà accademica negli atenei e negli istituti di istruzione superiore del Paese. “Erdogan sta spegnendo la luce che si era accesa, non tutta in una volta ma lentamente – ha commentato l’artista e docente turco Bedri Baykam –. La sta abbassando poco alla volta finché il Paese cadrà nuovamente nel buio assoluto”. A gennaio, le forze di sicurezza turche avevano fatto irruzione nell’edificio principale della Istanbul Bilgi University, dopo le notizie che uno studente aveva prodotto un film pornografico per la sua tesi. Almeno tre docenti universitari sono stati licenziati dai pubblici ministeri. I critici sostengono che Erdogan abbia in realtà lanciato un giro di vite sulla libertà universitaria e nel campo artistico. Finora le autorità non hanno rilasciato alcuna prova che il film dello studente fosse realmente pornografico. “Il nostro governo sta cercando, passo dopo passo, di influenzare e trasformare la comunità di docenti e studenti non islamici – ha detto Baykam al settimanale tedesco Der Spiegel – I professori sono stati intimiditi e rettori universitari sono stati condotti verso la loro linea di pensiero. Le idee che apparentemente non si adattano all’Islam sono state sradicate”.
(Fonte: G. Cimpanelli, www.università.it 04-07-2011)
 
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