Home 2011 12 Agosto La riforma del percorso di studi in medicina
La riforma del percorso di studi in medicina PDF Stampa E-mail

Alcuni commenti.

Per Amedeo Bianco, presidente della Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCEO), la riduzione del periodo di studi sarà "un'iniziativa utile, se ben studiata" e ha ricordato l'importanza di intervenire prima di tutto sulle scuole di specializzazione, migliorandone e potenziandone le attività professionalizzanti. Per Luigi Frati, rettore della Sapienza Università di Roma, la riduzione della durata della specializzazione sarà utile per aumentare il numero di posti disponibili nelle scuole (da 5.000 a 6.000) e per ovviare alla carenza di specializzandi. Andrea Lenzi, presidente del CUN, ha evidenziato la necessità di ridefinire gli ordinamenti delle scuole di specializzazione per prevedere una maggiore partecipazione degli specializzandi all'attività professionale (formazione teorica e attività "sul campo"). Rocco Bellantone, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica, ha espresso parere favorevole alla riforma, purché non soddisfi solo l'esigenza di avere un maggior numero di laureati nei prossimi anni e ovviare alla futura carenza di medici, già predetta nei mesi scorsi. Pierino Di Silverio, presidente di Federspecializzandi, ritiene che sia più urgente aumentare i fondi alle scuole migliori prima di ridurne la durata e propone l'ipotesi del concorso nazionale per l'accesso alle Scuole di specializzazione, in grado di aumentare la meritocrazia e di premiare il merito non solo dei giovani medici ma anche delle strutture formative.
(Fonte: F. Gentilozzi, www.rivistauniversitas.it 01-08-2011)