Home 2011 7 Ottobre
7 Ottobre
Valutazione. L’affidabilità della classifica “THE” PDF Stampa E-mail
Vale la pena di capire meglio com'è costruita questa classifica. Ben il 40% della valutazione “THE”  (Times Higher Education) è basato sulla "reputazione accademica" di ciascuna istituzione, misurata tramite un sondaggio in cui a studiosi prescelti tra gli abbonati a riviste scientifiche viene chiesto d'identificare le 10 università del proprio Paese e fino a 30 atenei stranieri che spiccano per l'attività di ricerca nei campi di specifica competenza. Il numero complessivo delle risposte, oltre 30mila, è sicuramente elevato, ma l'affidabilità del metodo è molto dubbia, anche perché QS ammette che la mediana di risposte ottenute in relazione a ciascun Paese è bassissima: la metà dei Paesi, 70 su 140, viene, infatti, valutata sulla base di non più di 27 questionari. E’ assai poco affidabile se si pretende di mettere in fila una per una centinaia di università e decine di migliaia di docenti. Quanti professori se la sentono di attestare seriamente, anche solo per le proprie discipline, che l'ateneo X, in una certa disciplina, si merita il 25° posto nel mondo e non il 26°? Sempre a un questionario, rivolto ai datori di lavoro, viene affidato un altro 10% della valutazione. Anche se la Bocconi sale in questo caso al 15° posto e il Politecnico di Milano al 51°, i dubbi non sono fugati dalla constatazione che tra i 16mila "employer" interpellati solo l'1,5% dichiara una competenza specifica sull'Italia, a fronte del 2,4% titolato a discutere del rapporto tra sistema universitario e mercato del lavoro in Kazakhstan.
(Fonte: A. Schiesaro, Il Sole 24 Ore 09-09-2011)
 
Valutazione delle università 2011. Le migliori per fare un Master PDF Stampa E-mail
Dopo i grandi atenei americani, fra le europee spicca solo la London Business School, al primo posto a pari merito con la Wharton University of Pennsylvania, mentre per incontrare l’Italia bisogna scivolare fino al 28esimo posto, dove compare la Sda Bocconi, e poi giù fino al 96esimo dove invece si piazza il Mip-Politecnico di Milano: questa la classifica dei Global Mba Rankings per il 2011 del Financial Time (http://rankings.ft.com/businessschoolrankings/global-mba-rankings-2011) che ogni anno confronta l'offerta delle diverse business school. Nella classifica, accanto alla London Business School e alla Wharton University of Pennsylvania (ad anni alterni al primo posto e quest'anno di pari livello), fra le prime dieci ci sono le americane Harvard business school (terzo posto), Stanford (quarto posto), Columbia (settimo posto) e il Mit (nono posto). Fra i Paesi emergenti, spicca la Cina (al sesto posto con la Honk Kong Ust Business School) e l'India (all’11esimo e 13esimo posto con l'Indian Institute e la Indian School of Business). Il Financial Times pubblica, inoltre, la classifica dei migliori master in Management offerti dalle più affermate business school del mondo, con l'esclusione degli Stati Uniti. In vetta l’italiana Escp Europe, consorzio con sedi a Parigi, Londra, Berlino, Madrid e Torino, a seguire troviamo il Cems, presente in 17 paesi, l'Hec di Parigi, l'Università San Gallo, in Svizzera.
(Fonte. M. Tansini, businnessonline.it 18-09-2011)
 
Valutazione all’inglese. RAE e REF PDF Stampa E-mail
Esistono diversi approcci e diverse attitudini verso la complessità del valutare, e a poco e poco nel nostro blog ne andiamo sviscerando i vari aspetti di nostro interesse. Oggi dirigiamo la nostra attenzione verso una certa attività di valutazione della ricerca, ben nota, che si svolge nel Regno Unito ma che risulta di forte interesse anche per il nostro sistema universitario e della ricerca. Stiamo parlando dell’esercizio di valutazione noto per un paio di decenni come RAE (Research Assessment Exercise) e che nella prossima tornata del 2014, già da tempo in preparazione, si chiamerà REF (Research Excellence Framework). Poiché è imminente il lancio di una nuova Valutazione della Qualità della Ricerca anche in Italia (dopo il VTR 2001-2003, di cui abbiamo già parlato), proviamo a cogliere a volo d’uccello qualche caratteristica di quella consolidata pratica di valutazione. Allora cogliamo l’occasione del fatto che il REF sta procedendo alla consultazione sui criteri generali di valutazione, e su quelli specifici fissati per aggregati di “Panel disciplinari”, per vedere come vada effettuata la valutazione olistica della qualità, in tutte le sue sfaccettature apprezzabili. Vediamo le definizioni fondamentali [Legenda - UOA: Unità disciplinare valutanda; submission: insieme di prodotti della ricerca che la singola istituzione propone per la valutazione, suddivise per UOA, secondo le regole numeriche fissate; main panel: Panel principale che aggrega diversi UOA ai fini della valutazione - esistono 4 main panel, e 36 sub-panel corrispondenti alle UOA]: (vedi il seguito su http://cronaca.anvur.it/2011/09/valutazione-allinglese.html#comments 27-09-2011)
 
Finanziamenti 2011. Alle università “virtuose” uguali al 2010, alle altre al massimo 5,75% in meno PDF Stampa E-mail
Per il 2011 le università «migliori» riceveranno un assegno pari a quello del 2010, le altre invece andranno incontro a una perdita massima del 5,75% rispetto a quanto incassato l'anno scorso. E’ questo il risultato previsto dai criteri di ripartizione del fondo di finanziamento ordinario 2011. La quota «premiale», che lega il finanziamento statale alle performance ottenute da ogni ateneo nella didattica e nella ricerca, sale a 812 milioni di euro, e abbraccia quindi il 12% dei 6,9 miliardi che compongono il fondo di finanziamento ordinario 2011: vista la ristrettezza di risorse, (il fondo è dimagrito del 3,3% rispetto all'anno scorso) l'applicazione piena delle premialità tirerebbe troppo la coperta dalla parte degli atenei considerati «virtuosi», abbattendo in modo drastico le risorse a disposizione degli altri. Per evitare colpi troppo duri, il decreto prevede che nessuna università possa ricevere più dell'anno scorso, a prescindere dalla pagella ottenuta, e che le risorse liberate per questa via sostengano la «clausola di salvaguardia» (cui sono dedicati anche 9 milioni ad hoc) con cui si chiude la strada a perdite superiori al 5,75 per cento.
(Fonte: G. Trovati, Il Sole 24 Ore 27-09-2011)
 
Finanziamenti. Qualche potenziale buona notizia nel decreto che ripartisce il FFO 2011 PDF Stampa E-mail
Si destinano 18 milioni all'attribuzione degli scatti ai docenti meritevoli (ma i parametri di valutazione vanno scritti in un decreto ministeriale) e nel decreto trova spazio anche il finanziamento da 13 milioni per il piano straordinario di chiamate per associati (nei primi tre anni i finanziamenti dovrebbero produrre 3mila "promozioni"). Inoltre viene ribadito il finanziamento di 11 milioni per lo sblocco del trattamento economico dei ricercatori non confermati, che sono i più colpiti dal congelamento degli stipendi pubblici e attendono il decreto attuativo della riforma Gelmini per correggere il problema.
(Fonte: G. Trovati, Il Sole 24 Ore 27-09-2011)
 
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