Home 2011 27 Dicembre
27 Dicembre
CRESCE L’INTERESSE VERSO I TITOLI CONGIUNTI PDF Stampa E-mail
Un numero crescente di università sviluppa corsi che rilasciano titoli doppi o congiunti. Questo è il risultato principale emerso da un rapporto dell'Institute of International Education (IIE) intitolato "Joint and Double Degree Programs in the global Context", che contiene i risultati di un'indagine condotta nella primavera del 2011 sulla valutazione del panorama esistente a livello globale in materia di titoli doppi e congiunti. Per l'Italia è interessante notare che dei 26 programmi congiunti dichiarati dalle università partecipanti, 11 prevedono il rilascio del titolo congiunto e 15 il titolo doppio. Le università italiane che hanno risposto al sondaggio hanno sviluppato corsi congiunti principalmente con la Francia, ma anche con istituzioni spagnole e tedesche. In misura minore con Paesi Bassi e Stati Uniti. La scelta dei partner è avvenuta, nella maggior parte dei casi, sulla base dei contatti internazionali già esistenti. In generale, la maggior parte dei corsi congiunti registrati è nel settore del "business and management"; a seguire i corsi d'ingegneria e in materia di scienze sociali. Nel dettaglio, in Italia e Francia prevalgono i corsi congiunti in ingegneria, mentre in Australia, Stati uniti e Germania quelli in "business and management". Caso a parte per il Regno Unito, in cui prevalgono i corsi in scienze sociali. Per quanto riguarda il livello dei corsi congiunti esistenti, in Australia il maggior numero di corsi congiunti si è registrato per i corsi di dottorato, negli Stati Uniti per i corsi di primo livello (undergraduate), mentre in Europa (Germania, Italia; Regno Unito) per i corsi di livello master. In Italia in particolare ben il 58% dei corsi registrati è di livello master e appena il 6% interessa il primo livello di studi.
(Fonte: M. Costone, universitas dicembre 2011)
 
USA: MOBILITÀ IN INGRESSO E IN USCITA DEGLI STUDENTI PDF Stampa E-mail
Se i cittadini statunitensi sono in difficoltà nella restituzione dei prestiti di studio, le università cercano di aumentare l'attrattività nei confronti degli studenti stranieri, soprattutto quelli provenienti dai Paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica). Lo rileva il Rapporto "Open Doors 2011 - Report on International Educational Exchange", pubblicato a metà novembre dall'Institute of International Education (IIE). Secondo l'indagine, il numero degli studenti internazionali (723.277 in valori assoluti, dei quali il 45% donne) iscritti nel 2010 nei campus e nei college statunitensi è cresciuto del 5% rispetto all'anno precedente. Al primo posto per provenienza la Cina (+23% in media e +43% nei corsi bachelor), che per il quarto anno consecutivo ha conosciuto un aumento consistente, seguita nell'ordine dall'India (seppure con un lieve calo dell'1%) e dalla Corea. Congiuntamente, i tre Paesi rappresentano da soli quasi la metà (45%) del totale ospitato.
La crescita più significativa sul piano percentuale è quella dell'Arabia Saudita (44%), grazie alla politica del diritto allo studio attuata. Nonostante la crisi economica, nel 2010 è aumentato il numero degli studenti USA all'estero, anche se per periodi piuttosto brevi (8 settimane in media) o per corsi estivi: 270.604 in valori assoluti (+3,9% rispetto all'anno precedente), una cifra più che triplicata negli ultimi venti anni, che però incide ancora molto poco (1%) sul totale dei 20 milioni complessivamente iscritti. Regno Unito, Italia (27.940 gli studenti americani ospitati, pari al 10,3% all'intera migrazione studentesca), Spagna, Francia e Cina sono nell'ordine le mete più ambite, ma 15 delle prime 25 destinazioni si trovano fuori del Vecchio Continente e ben 19 riguardano Paesi non di lingua inglese. L'Europa rimane ancora la più prescelta, anche se il gradimento è diminuito in 10 anni dal 62% al 54%. Sta crescendo invece gradualmente l'attrattività dell'America Latina (15%), dell'Asia (12%), dell'Oceania (Australia, Nuova Zelanda e Isole del Sud Pacifico) (5%) e dell’Africa (6%).
(Fonte: M. L. Marino, rivistauniversitas 02-12-2011)
 
UNIBO. IL NUOVO ASSETTO DELL’ALMA MATER PDF Stampa E-mail
Il nuovo assetto statutario dell'Alma Mater è ufficiale: 11 Scuole e 33 Dipartimenti. La rivoluzione del nuovo Statuto in Ateneo arriva a compimento. Oggi gli organi accademici dovranno dare il via libera alla carta costituente firmata dal rettorato di Ivano Dionigi, voluta dalla riforma Gelmini, dopo i rilievi espressi dal ministero all'Università. Un passaggio obbligato, quasi formale che renderà ufficiale il nuovo Statuto, pronto a essere pubblicato entro fine anno in Gazzetta. Poi saranno eletti, entro il 30 gennaio, i nuovi direttori dei Dipartimenti. Infine ci sarà il passaggio di consegne con i presidi attualmente in carica: non prima di giugno del prossimo anno. Intanto i loro incarichi sono prorogati. E potranno tutti sfilare davanti al presidente Napolitano nel giorno dell'inaugurazione dell'anno accademico lunedì 30 gennaio. Non sono previste sorprese rispetto all'approvazione dello Statuto, anche se non mancheranno le critiche e i dissensi. Tra i punti bocciati da Roma (il ministero ha dato ragione alla dissenting opinion espressa dal politologo Giliberto Capano, membro della Commissione) c'è anche il meccanismo di afferenze tra Scuole e Dipartimenti. Ma resterà il fatto che le Scuole di Medicina e di Giurisprudenza rimarranno da sole. Il rettore oggi reclamerà a sé ogni decisione e non tutte le osservazioni mosse dal Ministero saranno da lui accolte. Per esempio, rimarrà la Consulta del personale tecnico e amministrativo, difesa da Dionigi in quanto «utile e opportuna»; e rimangono le pari opportunità (due preferenze, una almeno a una donna) nell'elezione degli organi accademici. Mentre escono dai consigli delle Scuole i rappresentanti del personale tecnico e amministrativo.
(Fonte: I. Venturi, La repubblica Bologna 07-12-2011)
 
UNIBO. COMUNICAZIONI DEL RETTORE SU STATUTO, BILANCIO E ASSUNZIONI PDF Stampa E-mail
‘Definitivamente approvato il 7 dicembre dal Consiglio di Amministrazione e dal Senato Accademico, a seguito di alcune modifiche derivate dalle osservazioni ministeriali, il nuovo Statuto andrà in Gazzetta Ufficiale entro il 31 dicembre e sarà operativo dalla metà di gennaio, mese entro il quale abbiamo fissato l’elezione dei Direttori dei nuovi 33 Dipartimenti. Questa elezione ci consentirà di procedere, entro il mese di marzo, all’elezione del nuovo Senato Accademico ed entro maggio alla designazione del nuovo Consiglio di Amministrazione. Prima della pausa estiva, pertanto, prevediamo la costituzione dei nuovi Organi Accademici, l’attivazione dei nuovi Dipartimenti e la formazione delle nuove Scuole. Veniamo ora alla situazione finanziaria dell’Alma Mater. La settimana scorsa è stato approvato il Bilancio di previsione per il 2012: all’insegna della sicurezza e della garanzia del presente ma anche dell’investimento e della crescita per il futuro, in chiara controtendenza rispetto a quanto sta avvenendo nella società e nel Paese. Non solo, ovviamente, la certezza degli stipendi e il rifiuto di qualsiasi messa in esubero del personale, bensì un accantonamento di 7 milioni di euro che ci permetteranno di realizzare, nel prossimo anno, il massimo di assunzioni consentite (il 50% del turnover) sia per i docenti sia per il personale tecnico amministrativo. Rispetto all’anno precedente rimane invariata la cifra stanziata per la didattica, mentre aumentano tutte le altre voci: multicampus, ricerca, internazionalizzazione e diritto allo studio, con grande attenzione sia al merito sia al bisogno sociale degli studenti. Per il personale tecnico amministrativo, oltre ad aver consistentemente incrementato il fondo per i sussidi, sono confermate tutte le agevolazioni dell’anno precedente, con la piena disponibilità a discutere proposte per ulteriori miglioramenti’.
(Fonte: Lettera del Rettore dell’UNIBO al personale 20-12-2011)
 
UNIBO, APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2012 PDF Stampa E-mail
Gli Organi accademici dell’Università di Bologna hanno approvato oggi il bilancio di previsione 2012 (Senato all’unanimità e Consiglio di Amministrazione con 24 si e un astenuto) per un totale di 630 milioni. “Un bilancio di sicurezza e garanzia per il presente e di investimento e crescita per il futuro”, commenta il Rettore Ivano Dionigi. La cifra accantonata di 7 milioni di euro per il reclutamento permetterà nel 2012 il massimo turnover di personale docente e tecnico-amministrativo consentito per legge (cioè il 50% dei punti organico resisi disponibili nel corso dell’anno a fronte del 28% effettuato nel 2011). Tra gli altri punti più significativi: borse di studio improntate sia al merito sia al bisogno sociale (750 mila euro); l’investimento in borse di studio per studenti stranieri selezionati (1 milione); il progetto di certificazione linguistica (1 milione). Sul versante dei servizi agli studenti, viene finanziata l’apertura per tutto il weekend della biblioteca di Palazzo Paleotti in via Zamboni 25 e quella di Discipline Umanistiche in via Zamboni 34. Per quanto riguarda la ricerca viene messo in sicurezza con 3,3 milioni il prossimo ciclo di dottorato; previsto anche un fondo premiale per i docenti (1,5 milioni). Per un valore di 1,5 milioni sono confermati sia i sussidi sia i benefit per il personale tecnico-amministrativo (quota d’iscrizione agli asili nido, esonero delle tasse universitarie per i figli iscritti all’Alma Mater, abbonamento ai mezzi pubblici per il tragitto casa-lavoro). “Un bilancio tranquillizzante in vista delle molteplici trasformazioni legate all’attuazione del nuovo Statuto - conclude il Rettore - Un bilancio dai molti segni più in un momento in cui il Paese e’ colpito da tanti segni meno”.
(Fonte: AGI 13-12-2011)
 
« InizioPrec.111213141516Succ.Fine »

Pagina 15 di 16