Home 2012 20 Febbraio
20 Febbraio
LA LUNGA SCALATA ALLA PROFESSIONE PDF Stampa E-mail
Diventare professionista costa. Sia in termini temporali sia economici. Un neolaureato che vuole iscriversi a un qualsiasi ordine professionale, infatti, dopo aver completato il suo triennio o quinquennio di studi, come minimo dovrà trascorrere un altro periodo tra pratica professionale e prova di abilitazione prima di diventare libero professionista. E non solo, perché insieme al tempo dovrà investire anche altri soldi in tasse di esame, iscrizione all'albo e copertura previdenziale. Il tutto, poi, con la complicità del decreto legge sulle liberalizzazioni che, oltre ad aver previsto l'obbligatorietà per i professionisti di dotarsi di una copertura assicurativa (che ovviamente ha un costo) ha eliminato una norma, precedentemente inserita nella manovra estiva, che prevedeva per il praticante neolaureato un «equo compenso di natura indennitaria, commisurato al suo concreto apporto». (Fonte: B. Pacelli, ItaliaOggi Sette 06-02-2012)
 
ACCELERARE L'INGRESSO DEI FUTURI MEDICI NEL MONDO DEL LAVORO E MIGLIORARE L'ACCESSO ALLE FACOLTÀ DI MEDICINA E ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE PDF Stampa E-mail

Si ripartirà dal tavolo istituito tra la conferenza dei presidi delle facoltà di medicina e i ministeri competenti (salute e istruzione) che avevano avviato un primo giro di consultazioni, poi interrotto. Due i tempi del restyling: innanzitutto fare in modo che contestualmente all'esame di laurea gli studenti possano conseguire anche l'abilitazione alla professione medica, così come già avviene per alcune professioni sanitarie. Questo sarà possibile modificando la rappresentanza in sede di esame che dovrà essere composta non più solo dal corpo accademico, ma anche da esponenti del mondo delle professioni. Il provvedimento ridurrà di circa un anno il tempo che intercorre tra la laurea e l'accesso alle scuole di specializzazione. La seconda modifica, invece, andrà a impattare sul tirocinio obbligatorio articolato in tre mesi (un mese in un reparto chirurgico, un mese in un reparto di medicina e un mese presso l'ambulatorio di un medico di base) che sarà effettuato durante i sei anni di studio universitari e non alla conclusione come avviene ora. «Del resto», come spiega Andrea Lenzi, presidente della Conferenza nazionale permanente dei presidenti di corso di laurea specialistica in medicina e chirurgia, «l'esame di stato oggi è una ripetizione della prova precedente e il trimestre di tirocinio è stato di fatto già riassorbito dalle stesse facoltà». A questo punto manca la modifica della norma nazionale, «su cui stiamo già lavorando che probabilmente avrà la forma di un regolamento. Poi ci vorranno i successivi passaggi nelle commissioni parlamentari competenti e al consiglio di stato». Ma gli addetti ai lavori sono ottimisti: entro la legislatura la norma sarà portata a casa.
Durante l'incontro di ieri poi sono state avanzate anche due proposte per migliorare l'accesso alle facoltà di medicina e alle scuole di specializzazione. Per le prime s’ipotizza di dare più peso al curriculum dello studente, oltre al tradizionale test d’ingresso, per le seconde, invece, si dovrebbe puntare su una tesi orientata e su pubblicazioni specifiche. Tutte queste richieste, ha assicurato l'organizzatrice dell'incontro Paola Binetti (Udc), confluiranno in una «mozione parlamentare in commissione affari sociali che porterà all'attenzione del governo tutte le problematiche legate all'accesso alla facoltà e alle scuole di specializzazione.
(Fonte: B. Pacelli, ItaliaOggi 07-02-2012)

 
GOVERNO CLINICO. NOVITÀ PER LA NOMINA DEI PRIMARI PDF Stampa E-mail
Dalla commissione Affari Sociali della Camera via libera, con modifiche, all’articolo 4 del ddl sul Governo clinico dedicato agli Incarichi di natura professionale e di direzione di struttura. Le modifiche apportate al testo prevedono, in particolare, che l'azienda debba dare “adeguata pubblicità” ai criteri e alle procedure per la nomina dei primari e che della commissione giudicatrice facciano parte anche due direttori di struttura complessa “individuati tra il personale dipendente del SSN della stessa disciplina ma comunque esterni all'azienda interessata alla copertura dei posti”. La nomina dei responsabili di unità operativa complessa delle Università sarà invece “effettuata dal direttore generale su indicazione del Rettore, su proposta del coordinamento interdipartimentale o dell'analogo competente organo dell'Ateneo, sulla base del curriculum scientifico e professionale del responsabile da nominare”. La commissione, che “riceve dall’azienda il profilo professionale del dirigente da incaricare”, effettuerà la scelta in base “all'analisi comparativa dei curriculum, dei titoli professionali posseduti, dell'aderenza al profilo ricercato e degli esiti di un colloquio”. Quindi selezionerà “da uno a tre candidati che hanno ottenuto i migliori punteggi” tra cui il direttore generale individua il candidato da nominare, “motivandone analiticamente la scelta”. Se il dirigente cui è stato conferito l’incarico dovesse lasciare il posto o decadere entro tre anni, “si procederà alla sostituzione scegliendo tra gli altri due professionisti facenti parte della terna iniziale”.
(Fonte: www.quotidianosanita.it 10-02-2012)
 
ERASMUS COMPIE 25 ANNI. HA FINORA COINVOLTO QUASI 2,5 MILIONI DI STUDENTI PDF Stampa E-mail
Trentatré Paesi aderenti, migliaia di atenei coinvolti, quasi 2,5 milioni di studenti partecipanti (con la previsione di toccare a breve i tre). E venticinque anni di vita appena compiuti. L'Erasmus, il programma europeo per la mobilità internazionale degli universitari nato nel 1987, spegne le candeline del suo primo quarto di secolo di attività con in mano un bouquet di numeri di tutto rispetto. E alle celebrazioni ufficiali del prossimo 9 maggio, che si terranno in contemporanea in tutte le nazioni che fanno parte del progetto, il nostro Paese potrà avere un ruolo da protagonista. Non solo perché è italiano uno dei quattro "ambasciatori Erasmus" scelti dalla Commissione come testimonial, ma anche perché l'Italia è sempre stata nelle posizioni di vertice in Europa per il numero di giovani in partenza e in arrivo, preceduta con i suoi 250mila partecipanti solo dalla Francia, dalla Germania e dalla Spagna. La classifica internazionale mostra, infatti, che da quando il programma è nato solo la Francia, la Germania e la Spagna hanno fatto meglio di noi nell'"inviare" i propri talenti a perfezionarsi oltre confine. Gli italiani che sono partiti dal 1987 sono stati poco meno di 250mila (249.274), gli spagnoli 319mila, i tedeschi 346mila mentre sono stati 347mila i francesi. E anche per quanto riguarda le destinazioni scelte dagli studenti stranieri, il nostro Paese è in testa alle graduatorie (suo il quinto posto): nel 2010 sono stati 15.884 gli universitari ospitati dalle 172 strutture formative nazionali accreditate, con gli atenei di Bologna (1.489 stranieri accolti), di Roma "La Sapienza" (1.175) e di Padova (993) sul podio. Università del Centro-Nord che sono le più attive sia per quanto riguarda gli ingressi sia per le uscite: i dati sulla ripartizione geografica dei partecipanti italiani all'Erasmus dicono, infatti, che sono gli atenei della Lombardia, dell'Emilia Romagna, del Lazio e del Veneto quelli dai quali parte il maggior numero degli studenti (9.954, quasi il 50% del totale), mentre il Sud e le Isole non riescono ancora ad attivare appieno il circuito virtuoso della mobilità internazionale.
(Fonte: G. Bassi, IlSole24Ore 08-02-2012)
 
BANDO DI ERASMUS MUNDUS 2 PDF Stampa E-mail

La Commissione Ue ha lanciato il bando di Erasmus Mundus 2 destinato ai Paesi partner vicini e la scadenza per fare domanda per partecipare al programma di mobilità europeo per il mondo universitario è il prossimo 30 aprile. Per i paesi vicini dell'Ue a Est e a Sud, il budget ammonta a oltre 81 milioni di euro, per garantire le borse di studio ad almeno 3.150 persone.
Erasmus Mundus, riferisce il sito web di Enpi (www.enpi-info.eu), e' indirizzato a studenti universitari (non ancora laureati e master), dottorandi, ricercatori, docenti e personale amministrativo. Per i paesi del Sud del Mediterraneo i fondi disponibili sono i seguenti: 17,712 milioni di euro per Algeria, Egitto, Libia, Marocco e Tunisia; 17,712 milioni di euro per Giordania, Libano, Territori palestinesi e Siria; 3 milioni di euro per Israele. Il programma Erasmus celebra 25 anni nel 2012. Fu lanciato nel 1987 con 3.244 giovani studenti avventurosi che presero parte a una esperienza di formazione in uno degli undici paesi del programma iniziale. Ora sono 33 i paesi coinvolti da Erasmus, oltre ai 27 Stati membri: Croazia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Turchia.
(Fonte: ANSAmed 30-01-2012)

 
GIORNATA INFORMATIVA NAZIONALE ERASMUS MUNDUS 2 PDF Stampa E-mail

Il 26 gennaio 2012, a Roma, presso la sede del Ministero dell'Università, si è tenuta la giornata informativa nazionale 2012 per il Programma Erasmus Mundus 2. La Giornata si è rivolta alle università, alle istituzioni dell'Alta formazione artistica e musicale (AFAM), agli enti di ricerca e agli altri enti eleggibili nell'ambito dell'Invito a presentare proposte dell'anno 2012 per l'attuazione del Programma Erasmus Mundus 2.
Per maggiori informazioni sull'evento: http://erasmusmundus.it/descrizione/info-day-eramus-mundus.aspx
(Fonte: M. Costone,  PNC Erasmus Mundus – Italia 30-01-2012)

 
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