Home 2012 18 Marzo RICERCA. I RANKINGS DI RIVISTE NELLE SCIENZE UMANE
RICERCA. I RANKINGS DI RIVISTE NELLE SCIENZE UMANE PDF Stampa E-mail
Nell’esercizio VQR 2004-2010 un punto critico è l’adozione di criteri bibliometrici per la valutazione dei prodotti della ricerca per rendere più spedito, meno costoso, e secondo alcuni anche più oggettivo il processo di valutazione. Per le aree delle scienze umane se è pur vero che è annunciato un ricorso a parametri bibliometrici solo in via “sperimentale” e per quote percentuali ridotte dei prodotti della ricerca, va osservato che l’ANVUR non intende far ricorso per queste discipline alla mera peer review, ma auspica un “mix valutativo” che faccia ricorso alla “informed peer review”. Con questo termine s’intende una revisione da parte dei pari integrata con informazioni di natura bibliometrica: si tratta appunto dei famosi rankings di riviste, che saranno inviati ai revisori insieme ai prodotti da valutare. E’ evidente che i revisori anonimi nominati dai rispettivi GEV (gruppi di esperti della valutazione) potranno decidere di non tenere in alcun conto la collocazione di una rivista nelle fasce di merito rifiutando di considerare le informazioni aggiuntive che saranno loro trasmesse. Ma è altrettanto evidente che, anche vista la mole dei prodotti oggetto di valutazione, sarà assai facile che si produca un trasferimento quasi automatico del ranking dal contenitore al contenuto. Come è ricordato nel documento IMU sui rankings di riviste, “another negative aspect of such rankings is that they have been misused in an attempt to evaluate individual departments and researchers. It is of great importance to acknowledge that, while the quality of a journal depends on the quality of the papers that appear in it, the quality of any individual paper is not determined by the quality of the journal in which it appears.” Si tratta dunque di una scelta per certi versi pericolosa e che verosimilmente produrrà effetti distorsivi. Questo sia per motivi intrinseci, legati alla natura dello strumento, che per il modo in cui si è scelto di operare nel contesto della VQR. (Fonte: A. Banfi, roars 24-02-2012)