Home 2012 18 Marzo
18 Marzo
FERMI: IL NUOVO SUPERCOMPUTER DEL CINECA AL TOP IN EUROPA PDF Stampa E-mail
Si chiamerà FERMI il nuovo supercomputer del Cineca, e nella prossima primavera porterà l'Italia ai primissimi posti in Europa e nel mondo per la ricerca in ambito computazionale. Basato su architettura IBM Blue Gene/Q, con una potenza di 2 Petaflop/s (due milioni di miliardi di operazioni il secondo), 163.840 core processors e 2 Petabyte di memoria, FERMI consentirà alla comunità della ricerca scientifica italiana ed europea di competere a livello mondiale con Stati Uniti, Giappone e Cina. I ricercatori avranno a disposizione un supercomputer che permetterà di condurre ricerche "di frontiera", per risolvere problemi fondamentali nella scienza e nell'ingegneria. FERMI sarà uno dei sistemi di punta (Tier 0) della partnership europea PRACE, cui il Cineca partecipa come principal partner in rappresentanza dell'Italia, su mandato del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca. (Fonte: Cineca 08-03-2012)
 
CARTA DI ROMA. UN DOCUMENTO DI PRECARI DELLA RICERCA, DOCENTI E STUDENTI PDF Stampa E-mail
Precari della ricerca, docenti e studenti stanno lavorando a una Carta di Roma, un documento aperto ai contributi di tutti che sarà realmente redatto il prossimo 31 marzo in occasione degli Stati Generali dell’Università. La Carta è rivolta al ministro dell’istruzione Francesco Profumo e vuole proporre un nuovo modello di università che torni a essere parte viva della società civile e luogo di emancipazione e rinascita culturale. Secondo i promotori della Carta di Roma, il susseguirsi di riforme dell’istruzione sbagliate ha sempre più eclissato i ricercatori sotto il peso di contratti di lavoro senza valore e deteriorato l’istruzione universitaria stessa, svilita dall’aumento eccessivo del numero degli esami e dalla restrizione del tempo da dedicare allo studio; è come se ogni esame fosse un piccolo step ultra specialistico, “impedendo così la formazione di un sapere progettuale, politico, capace di immaginare una società diversa da quella presente e da chi la rappresenta”.
(Fonte: università.it 08-03-2012)
 
STUDENTI. SOSTEGNO FINANZIARIO AGLI STUDI UNIVERSITARI PDF Stampa E-mail

L'Ocse, in un recente approfondimento dedicato al tema del finanziamento degli studi universitari dell'Education Indicators in Focus di febbraio, sostiene che nei Paesi Ocse dove esiste un sistema di sostegno finanziario agli studi universitari dei giovani, il tasso di accesso all'università è più alto.  I sistemi misti che propongono un rimborso pubblico per le spese sostenute per gli studi insieme all'accesso al credito finalizzato allo studio sembrano quelli più efficaci. Per accedere all'università gli studenti oltre all'onere dello studio, si sa, devono accollarsi anche quello delle spese che servono a coprire i costi dell'acquisto di libri e sussidi, della partecipazione alle lezioni, dell'affitto delle stanze e altre spese cui vanno incontro i giovani che vogliano frequentare l'università, soprattutto se fuori sede. Ci sono paesi dove il sistema fiscale è tradizionalmente sovradimensionato, come in Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia, in cui gli studenti non pagano quasi nulla per l'accesso all'università a fronte però di un livello di prelievo fiscale più alto per i cittadini. In altri contesti gli studenti hanno accesso a tutta una serie di supporti finanziari per affrontare le spese degli studi universitari, come negli Stati Uniti, Australia, Canada, Nuova Zelanda, Olanda. Qui si va dai rimborsi per le spese sostenute per studiare ai prestiti cui si può accedere grazie alla presenza di fornitori di credito ai privati. I paesi dove sono più diffusi i sistemi finanziari di sostegno allo studio presentano le medie di accesso all'università più alte di quelle dei paesi dove sono più alte le rette da pagare. In Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia, quattro dei Paesi con le medie di accesso all'università più alte, più del 55% degli studenti può contare su fondi pubblici o sostegni da parte dello Stato.
I ricercatori hanno concluso che dove vigono prestiti o rimborsi sono favoriti l'accesso e l'equità educativa, oltre che il ritorno sociale in termini di crescita dei livelli del capitale umano. Paesi come Nuova Zelanda e Australia hanno adottato il sistema misto di prestiti e rimborsi, attenuando il carico delle rette universitarie e incoraggiando l'iscrizione degli studenti più svantaggiati. In altre realtà, come in Austria, Belgio, Francia o anche in Italia gli studenti pagano poco per l'accesso accademico ma hanno anche poca possibilità di contare su sostegni finanziari, rimborsi o credito, che interessa soprattutto le spese extra all'iscrizione. Il nostro Paese figura fra quelli con i livelli di accesso agli studi universitari più bassi della media Ocse e anche del G20.
(Fonte: G. Bardi, ItaliaOggi 13-03-2012)

 
SCUOLA DI DOTTORATO GRAN SASSO SCIENCE INSTITUTE PDF Stampa E-mail
Nel ddl di conversione del decreto legge “Semplifica Italia” si conferma la Scuola sperimentale di dottorato internazionale denominata “Gran Sasso Science Institute” per rilanciare lo sviluppo dei territori terremotati dell'Abruzzo. La durata della sperimentazione passa da 4 a 3 anni e i fondi stanziati da 13 a 12 milioni di euro.
(Fonte: www.diritto24.ilsole24ore.com 15-03-2012)
 
UNA RADIO PER L'EUROPA PDF Stampa E-mail

Alimentare il sentimento d'appartenenza europea negli studenti universitari. Questo è l'obiettivo della collaborazione fra Ustation, il primo network nazionale dei media universitari, RadUni, l'associazione degli operatori radiofonici universitari, e la rappresentanza della Commissione europea in Italia. Sulle frequenze di Ustation, network in cui è presente gran parte degli operatori delle radio d'ateneo italiane, sarà, infatti, possibile ascoltare due prodotti radiofonici: un programma di reportage sui fatti più importanti della settimana in Europa (22 minuti, Una settimana d'Europa) e un programma culturale dedicato ai libri e agli autori che hanno parlato di Europa o di temi rilevanti per la cittadinanza dell'Unione (Un libro per l'Europa). I due format fanno parte di un progetto di collaborazione intitolato "Una Radio per l'Europa", ampiamente illustrato nel sito Ustation. Le trasmissioni sono illustrate musicalmente con dischi di giovani musicisti italiani ed europei e saranno messe in onda anche nelle web-radio di molte università italiane.
Per saperne di più si veda ec.europa.eu
(Fonte: D. Gentilozzi, rivistauniversitas 27-02-2012)

 
FRANCIA E GERMANIA. FACILITAZIONI PER IL RICONOSCIMENTO DELLE QUALIFICHE PROFESSIONALI CONSEGUITE ALL’ESTERO PDF Stampa E-mail

Francia e Germania hanno recentemente posto l'accento sulla valorizzazione delle qualifiche professionali delle persone provenienti da altri paesi che si trasferiscono sul loro territorio alla ricerca di un lavoro più o meno stabile.
In Francia Il 12 gennaio 2012 è stata emanata una circulaire complémentaire a una precedente del 31 maggio 2011, applicabile alla situazione specifica dei laureati stranieri altamente qualificati, desiderosi di effettuare una prima esperienza lavorativa in Francia. Il provvedimento, emanato congiuntamente dal ministro dell'Interno e immigrazione, dal ministro del Lavoro e dal ministro dell'Educazione nazionale, invita i Prefetti a concedere agli studenti extra-comunitari un permesso di soggiorno di 6 mesi, dal giorno di conseguimento della laurea in Francia. Esso dovrebbe consentire loro di trovarsi un impiego adeguato e riconosciuto corrispondente al titolo di studio conseguito. Un permesso di 4 mesi sarà concesso anche agli studenti, al momento già impiegati in lavori meno qualificati, che desiderino ottenere un impiego più consono alla formazione ricevuta.
In Germania è stata approvata la nuova Legge federale (Berufsqualifikationsfestellungsgesetz - BQFG) per il riconoscimento delle qualifiche professionali estere. Essa introdurrà, a decorrere dal 1° aprile 2012, procedure più snelle e trasparenti per la valutazione dei titoli, conseguiti all'estero da cittadini Ue e di paesi terzi, da utilizzare per l'esercizio di 350 professioni regolamentate (tra le quali Medicina, professioni sanitarie, Matematica, Informatica, Scienze Naturali e Tecnologia). Saranno applicate metodologie standardizzate e uniformi per tutti i Länder: invece della cittadinanza, sarranno tenuti maggiormente in considerazione i contenuti e la qualità delle qualificazioni professionali conseguite all'estero. Si veda anche politichecomunitarie.it
(Fonte: M.L.Marino, rivistauniversitas marzo 2012)

 
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