Home 2012 25 Giugno NECESSARIO POTENZIARE L’ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO
NECESSARIO POTENZIARE L’ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO PDF Stampa E-mail

È necessario un intervento più decisivo del Governo sull'orientamento universitario, per aiutare i ragazzi delle scuole superiori e le loro famiglie a compiere scelte adeguate per migliorare il proprio futuro. Questo è il messaggio di Andrea Lenzi, presidente del Consiglio Universitario Nazionale (CUN), in riferimento ai dati del XIV rapporto Almalaurea sul profilo dei laureati italiani. «I dati complessivi sono negativi e preoccupano, sia come numero di immatricolati che come laureati, ma il sistema universitario italiano - osserva Lenzi - risulta più efficiente. Rispetto all'università preriforma, nel 2011 è cresciuta la quota di giovani che termina gli studi in tempo. Infatti, sono il 39% contro il 10% ed è aumentata anche la frequenza alle lezioni e il livello di soddisfazione dei laureati nei confronti di programmi e docenti è notevolmente migliorato. Si è, inoltre, estesa l'esperienza di stage e tirocini riconosciuti dal corso di studi». Il presidente vuole sottolineare l'impegno delle università che intendono collaborare, sempre maggiormente, con il mondo del lavoro. Dai dati Almalaurea, risultano essere oltre l'80% i tirocini svolti in strutture al di fuori dell'università.
Secondo Lenzi, il tirocinio, che rientra nel bagaglio formativo di 60 laureati su 100, è un'esperienza fondamentale per uno studente e permette di avere più possibilità nel mondo lavorativo. Infatti, i laureati che hanno svolto almeno uno stage, hanno il 13,6% in più di probabilità di trovare un lavoro, rispetto a coloro che non hanno nel loro curriculum questa opportunità formativa. Inoltre, le possibilità di compiere studi all'estero, con il sistema Erasmus oppure con i programmi riconosciuti dal corso di studi delle università, sono significativamente migliorate. Il presidente del Cun afferma che «per la prima volta il 10,2% dei laureati di primo livello svolge parte degli studi fuori dall'Italia e questo è un dato importante per la internazionalizzazione del nostro sistema. Gli atenei italiani dimostrano di avere adottato cambiamenti di best practice migliorando la qualità dell'offerta formativa. Questo ha fatto segnare significativi miglioramenti della performance del sistema universitario». Lenzi sottolinea, però, anche la preoccupazione relativa ai dati generali di contesto. Infatti, dalle informazioni raccolte da Almalaurea, emerge un calo delle immatricolazioni, un problema serio che riguarda tutta la nazione e che va affrontato e non sottovalutato. Risulta fondamentale, secondo Lenzi, coinvolgere maggiormente e in maniera più efficace i giovani che si avvicinano alla scelta di un percorso universitario, facendo capire ai ragazzi che solo la cultura può essere uno strumento fondamentale e utile per affrontare meglio la situazione attuale e futura di profonda incertezza lavorativa. Sempre secondo il presidente del Cun, l'università «deve andare nelle scuole per spiegare ai giovani i corsi e le possibilità occupazionali, in linea con quanto ci dice l'ultima indagine Ocse che dimostra come bisogna puntare sulla formazione parchè i soggetti che hanno una minore alfabetizzazione sono i più colpiti dalla crisi».
(Fonte: Il Giornale di Brescia 13-06-2012)