Home 2012 18 Novembre TUNISIA. SOLIDARIETÀ AL PRESIDE SIMBOLO DELLA RESISTENZA AGLI ISLAMISTI
TUNISIA. SOLIDARIETÀ AL PRESIDE SIMBOLO DELLA RESISTENZA AGLI ISLAMISTI PDF Stampa E-mail

Si batte da più di un anno Habib Kazdaghli, preside della facoltà di Lettere della Manouba, a trenta chilometri da Tunisi. Il popoloso campus della Manouba, luogo simbolo della cultura critica araba, è stato scelto dagli islamisti come terreno di scontro. Invano il preside Kazdaghli ha invitato anche i gruppi islamisti più accesi a integrarsi nel pluralismo universitario; inutilmente ha accettato che le ragazze portassero il velo integrale, il niqab, ovunque nel campus salvo durante le lezioni e gli esami. Il divieto, per quanto limitato, ha fornito ai salafisti il pretesto che cercavano per occupare la facoltà, intimidire le professoresse «prostitute» perché a capo scoperto, cacciare íl preside. Lui, Habib Kazdaghli, servitore dello Stato, custode della gloriosa storia intellettuale della Manouba, ha trasformato la sua utilitaria in presidenza. Si è messo a firmare carte sul cofano. Poi l'occupazione è sembrata allentarsi, Kazdaghli è tornato al suo ufficio. Fino allo scorso marzo, quando alcune ragazze in niqab hanno fatto irruzione in presidenza e hanno saccheggiato l'ufficio di Kazdaghli. Mentre il preside si recava dalla guardia nazionale per denunciare l'accaduto, una delle ragazze, Imen Berrouha, ha a sua volta denunciato il preside per averla schiaffeggiata. Da marzo in qua, l'ombra di una condanna a 15 giorni di carcere del preside illuminato, studioso dell'ebraismo e profeta di una Tunisia libera e plurale, ha eccitato gli estremisti e assillato gli intellettuali. Infine, la scorsa settimana, il tribunale della Manouba ha rinviato a giudizio Habib Kazdaghli riformulando il capo d'imputazione. Non più semplice aggressione, ma violenza nell'esercizio delle funzioni di pubblico ufficiale. Quando tra qualche settimana il preside andrà davanti al giudice rischierà non più 15 giorni ma cinque anni dì carcere. Molti professori in Europa si sono mobilitati. La solidarietà con il preside Kazdaghli continuerà a crescere. Travalica ogni confine la semplice tenacia di questo testimone della libertà; è vitale per tutti la sua resistenza.
(Fonte: M. Ventura, Corsera 31-10-2012)