Home 2012 31 Dicembre RICERCA. L’ASPP CHIEDE LA REVISIONE DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA RICERCA, DEI PRODOTTI EDITORIALI E DELL’OPEROSITÀ DEI DOCENTI
RICERCA. L’ASPP CHIEDE LA REVISIONE DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA RICERCA, DEI PRODOTTI EDITORIALI E DELL’OPEROSITÀ DEI DOCENTI PDF Stampa E-mail

Il Consiglio Direttivo dell’ASPP (Associazione tra gli studiosi del processo penale – G.D. Pisapia), presa visione del documento approvato dall’Associazione italiana dei professori di diritto penale il 16 novembre 2012 a proposito del processo attuativo della riforma universitaria, nel rilevare: che l’attuazione della riforma universitaria si muove verso un’irragionevole meta che ancora la valutazione della ricerca a criteri meramente tecnocratici, dando un rilievo primario al profilo quantitativo rispetto a quello qualitativo; che le attribuzioni di competenze e il ruolo svolto dall’ANVUR, quale organo di esclusiva emanazione ministeriale, sollevano serie riserve sul piano dell’autonomia della ricerca, che è un bene costituzionalmente protetto, soprattutto alla luce della sostanziale impermeabilità delle decisioni finali dell’ANVUR rispetto alle opinioni manifestate – peraltro dietro espressa richiesta – dalle Associazioni scientifiche, come specificamente dimostra lo scarso rilievo attribuito ai detti pareri riguardo alla classificazione delle riviste; e con riguardo alla catalogazione nei periodici scientifici, operata mediante il ricorso a criteri non sempre lineari e trasparenti, né pienamente condivisibili dal punto di vista del valore dei contenitori editoriali, appare parametro discutibile quello che vorrebbe far dipendere in via automatica il valore del prodotto dalla sua collocazione editoriale; questo sistema – a fondamento del quale si cela un giudizio di inidoneità della comunità scientifica a svolgere il ruolo di controllo e valutazione della ricerca – è destinato a produrre effetti deprecabili, soprattutto nel medio e lungo termine; che la farraginosità e l’oscurità della disciplina del reclutamento, anche frutto di un largo ricorso all’impiego di circolari e lettere di chiarimenti di organi ministeriali, lasciano prevedere un diffuso contenzioso, con conseguente rilevante rallentamento e paralisi delle procedure di abilitazione, come da tempo segnalato dal CUN; esprime piena adesione al menzionato documento dell’Associazione italiana dei professori di diritto penale, ne condivide i contenuti e si unisce alla richiesta di una profonda revisione del sistema di valutazione della ricerca, dei prodotti editoriali e dell’operosità dei docenti, perché sia restituito alla comunità scientifica e al Consiglio Universitario Nazionale, il loro ruolo centrale in ossequio ai principi costituzionali che garantiscono la libertà della cultura e della ricerca scientifica.
(Fonte: E. Amodio, G. Illuminati, A. Giarda, F. Caprioli, A. Scalfati, G. Garuti, F. Ruggeri, documento del 6-12-12 ricevuto e segnalato da roars.it il 13-12-2012)