Home 2013 11 febbraio 11 Febbraio ONLINE. IMPARARE DAVANTI A UN COMPUTER
ONLINE. IMPARARE DAVANTI A UN COMPUTER PDF Stampa E-mail

Imparare davanti a un computer non è la stessa cosa che frequentare un campus, ma ormai milioni di persone nel mondo seguono sullo schermo le lezioni tenute dai più famosi docenti, fanno esercizi, li sottopongono a revisione, ottengono anche l’attestazione di frequenza. È un nuovo modo di imparare. Per curiosità ho cominciato a “frequentare” il corso di statistica e sono rimasto affascinato. Ogni lezione, linkata a YouTube, dura circa dieci minuti di spiegazioni pazienti e precise, ovviamente in inglese. Il docente non si vede mai, ma sul video appare una lavagna che man mano si riempie di grafici ed espressioni matematiche. A differenza di una lezione in classe, se non si capisce qualcosa, ci si può sempre fermare o tornare indietro. Dopo ogni argomento ci sono gli esercizi. Il sito ti dice se le risposte sono giuste, oppure ti offre la possibilità di rifarli, o magari di ottenere un “aiutino”. Grafici interattivi rendono il lavoro più dinamico, consentendo per esempio di disporre gli elementi di un campione in modo tale da ottenere una determinata varianza. Gruppi di lavoro discutono la lezione on line, la commentano o si scambiano ulteriori spiegazioni. Alla fine, il sito assegna un giudizio al lavoro svolto e lo tiene in memoria per i futuri sviluppi personalizzati. I corsi on line, detti Moocs (Massive open online courses, ovvero corsi interattivi aperti a tutti), stanno esplodendo, soprattutto nel mondo anglosassone, ma non solo. Tra i più significativi siti che offrono Moocs ci sono oltre alla Khan Academy, Udacity (un corso sull’apprendimento automatico (machine learning) tenuto dal direttore delle ricerche di Google Peter Norvig ha avuto 160mila studenti), Coursera (oltre due milioni di frequentatori, corsi che spaziano dalla storia del mondo alla crittografia) e Edx , promosso dalle più grandi università americane, tra le quali Mit, Harvard e Berkeley, dove la frequenza “fisica” costerebbe fino a 50mila dollari all’anno. I vantaggi di questo metodo sono evidenti. I corsi sono di solito gratuiti, anche quando li offrono docenti di fama mondiale. Quali invece gli svantaggi? Certamente la mancanza di un contatto diretto con i docenti. Ma anche la mancata interazione con i compagni di campus, quell’allacciarsi di relazioni che, soprattutto nelle migliori università, crea una solidarietà che dura tutta la vita. Infine, la difficoltà di certificare i risultati.
(Fonte: numerus.corriere.it 03-01-2013)