Home 2013 11 febbraio 11 Febbraio LAUREE. VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO. DOMANDA E RISPOSTE SU VANTAGGI E SVANTAGGI
LAUREE. VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO. DOMANDA E RISPOSTE SU VANTAGGI E SVANTAGGI PDF Stampa E-mail

Domanda: Vorrei sapere quali sono i vincoli a tutt'oggi creati dal valore legale del titolo di studio e quali i vantaggi che deriverebbero dalla sua abolizione.

Prima risposta
. Non c'è una sola norma cui fare riferimento ma tutto un reticolo di disposizioni che prevedono, in parole povere, che per fare certe cose si deve avere un ultimato con successo un certo percorso di studio e ottenuto il relativo attestato da parte di un ente accreditato. Quali i vantaggi? Facile: se si toglie il prerequisito del conseguimento di certi livelli di studio (indipendentemente da dove e come), l'averli conseguiti è un titolo di merito (facoltativo) che quindi va valutato da chi è interessato di volta in volta, alla luce delle circostanze). Le conseguenze di una tale deregulation sono state oggetto di un'indagine conoscitiva della Senato (su cui v. senato.it ) che ha prodotto un documento lo scorso 1-2-12. Le conclusioni (almeno per quanto attiene al diploma di laurea)? "... Adottare oggi nel nostro Paese l’abolizione del valore legale della laurea presenterebbe, a fronte dei benefici conseguenti alla liberalizzazione del sistema universitario e alla piena autonomia delle università, vari cospicui aspetti negativi, complessivamente prevalenti ... Non è escluso per niente che in futuro, quando tramite l’ANVUR e l’ENQA sarà stato attivato un riconoscimento formale dei titoli di studio nazionali, quando anche tramite il "rating" dei corsi di laurea dell’ANVUR sarà stata effettivamente attuata una virtuosa competizione tra le nostre università, quando sperabilmente saranno state messe a disposizione maggiori risorse per la realizzazione piena del diritto allo studio, si possa procedere nel nostro Paese, senza eccessivo stress, all’abolizione del valore legale della laurea".

Seconda risposta
. a) Nell'ambito delle aziende private, il titolo di studio non ha alcuna importanza, quel che conta è la capacità e il merito (dimostrati). Per diventare AD di una multinazionale, non serve la laurea ma le capacità. b) il problema è per il settore pubblico, dove si accede quasi sempre solo per titoli (quando non per raccomandazione). In questo caso un incapace che ha due lauree (prese da uno dei laureifici nazionali) passa avanti in graduatoria a uno che non ne ha o ne ha una sola pur avendo una vera esperienza e maggiore competenza. Il problema sta nei criteri di valutazione, non nei titoli di studio.

Terza risposta
. Vantaggio dell'abolizione a mio parere:
- reale competizione tra le scuole sul piano della qualità formativa e non sul piano della facilità con cui è concesso il diploma (vedi alcune facoltà universitarie di grido),
- fine del concetto di parificazione (non sarebbe più necessario), ovvero della concessione del "bollino" del diploma di stato a certe scuole private;
- interesse delle scuole a migliorarsi (vedi primo punto) ma anche a richiamare (magari con borse di studio) i migliori studenti, giacché la sopravvivenza di un istituto sarebbe legata ai risultati degli allievi;
- fine delle distinzioni regionali (ho insegnato presso i geometri e ho constatato che in alcune regioni ci sono materie tagliate semplicemente perché, avendo orari prevalentemente pomeridiani, non rientrano nelle "abitudini" locali).
Svantaggi:
- nessuno purché la cosa avvenga in modo graduale (partire dall'abolizione del valore legale per l'Università, per poi "scendere" ma un passo alla volta).
(Fonte: fermareildeclino.it 11-01-2013)