Home 2013 28 marzo LIBRI LI HO VISTI COSÌ. PROTAGONISTI DI UNIVERSITÀ, INDUSTRIA, BANCA E PROFESSIONE NELL’ULTIMO MEZZO SECOLO
LI HO VISTI COSÌ. PROTAGONISTI DI UNIVERSITÀ, INDUSTRIA, BANCA E PROFESSIONE NELL’ULTIMO MEZZO SECOLO PDF Stampa E-mail

Autore: Luigi Guatri. Editore Egea, Milano 2012, pp. 240.
È il “mondo di ieri” della Bocconi e di un certo establishment che ha tenuto banco nell’economia e nell’imprenditoria italiana quello rievocato da Luigi Guatri. Molto più di un libro-intervista: nei tredici ritratti del terzo volume della serie raccolti dal giornalista Ermes Zampollo, il rettore emerito della Bocconi ricostruisce un mondo scomparso per sempre: quello nel quale i compensi dei docenti erano puramente simbolici, e occorreva integrare il magro stipendio con prestazioni come commercialisti o agenti di Borsa, o quello in cui il corso di studi era talmente difficile e selettivo che per molti studenti lo sbarramento di esami del secondo anno si trasformava in «un’ecatombe», costringendo molti a cambiare ateneo. Docente per mezzo secolo alla Bocconi e rettore dal 1984 al 1989, poi vicepresidente dal 1999, Guatri rievoca attraverso personalità come Giorgio Pivato, Aldo de Maddalena e molti altri come siano cambiati insegnamento e studio dell’economia nella seconda metà del Novecento in Italia: come si sia passati, ad esempio, dalla disciplina di Tecnica industriale e commerciale a quella di Marketing che negli anni Cinquanta era ancora un termine «straniero». Guatri ricorda come negli anni della contestazione studentesca l’imperativo fosse “Salvare la Bocconi” anche a costo, come avvenne, di chiudere la facoltà di Lingue senza consultarsi con l’allora rettore Innocenzo Gasparini. Rievoca come alla fine degli anni Settanta si arrivò al piano quinquennale di interventi per assicurare alla Bocconi l’autonomia finanziaria, e poter fare a meno delle donazioni di provenienza opaca da parte di aziende e privati, come i 500 milioni di lire elargiti dal banchiere Guido Calvi qualche tempo prima del crack del Banco Ambrosiano.
Indimenticabili i ritratti dell’economista e giornalista Libero Lenti, o quello del prof. Sergio Saccà, che tanto si spese per l’affermazione della meritocrazia nella battaglia per i concorsi a cattedra: «una battaglia, in questo nostro Paese, disperata e forse inutile – sospira Guatri – poiché dove prevale il nepotismo non può prevalere la giustizia!». (Fonte: M. Borraccino, rivistauniversitas marzo 2013)