Home 2013 28 marzo VARIE SERVIZIO CIVILE NAZIONALE. UN TAGLIO QUASI DELL’80%
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE. UN TAGLIO QUASI DELL’80% PDF Stampa E-mail

La parabola ascendente del servizio civile nazionale, l’erede spirituale dell’obiezione di coscienza, sembra essersi chiusa. A confermarlo sono cinque anni di tagli lineari (appena mitigati dalla recente disponibilità del governo a un parziale rifinanziamento) che lasciano il segno. Fino a mettere in dubbio lo stesso futuro del servizio che ha da poco compiuto dieci anni. Se nel 2008 i volontari sono arrivati alla quota massima di 50.000, oggi sono scesi a poco più di 20.000. Solo all’università di Padova, che impiega circa un quinto dei volontari di tutto il Veneto, si è scesi dai 160 volontari del 2006 ai 101 attuali. Del resto le risorse economiche per finanziare i progetti a livello nazionale sono passate dai 299 milioni di euro dell’annata record ai 68,8 milioni dello scorso 2012: un taglio quasi dell’80%.
Aperto a giovani dai 18 ai 28 anni, che per un anno fanno volontariato in istituzioni e associazioni del settore sociale e culturale, il servizio è nato con lo scopo dichiarato di sviluppare la partecipazione civica e la cittadinanza attiva. Per molti è anche l’occasione di fare un po’ di esperienza e aumentare la conoscenza di una realtà affine ai propri interessi in cambio di un contributo mensile di poco più di 400 euro.
Sul versante delle organizzazioni che li ospitano, a pesare molto è il supporto che i volontari possono offrire in servizi essenziali, come quelli dell’assistenza alle persone, delle biblioteche o dei musei, solo per fare alcuni esempi.
(Fonte: unipd.it/ilbo 14-02-2013)