Home 2013 28 marzo VARIE MODALITÀ DI COMUNICAZIONE SCIENTIFICA «OPEN ACCESS». NE PARLA IL MINISTRO PROFUMO
MODALITÀ DI COMUNICAZIONE SCIENTIFICA «OPEN ACCESS». NE PARLA IL MINISTRO PROFUMO PDF Stampa E-mail
“Nello specifico campo della ricerca scientifica guardare lontano non può non partire da una constatazione, ovvero che Internet sta mutando in profondità il modo di fare e di comunicare la scienza. Non solo oggi i ricercatori di tutto il mondo possono contattarsi e spesso collaborare superando le barriere geografiche e temporali, ma - fatto fondamentale - possono, almeno in linea di principio, accedere ai risultati prodotti dall'intera comunità scientifica mondiale. Possono, cioè, salire sulle spalle di chi li ha preceduti con una facilità impensabile ai tempi di Newton e della diffusione delle informazioni sulla sola carta. Non più le lettere e i pacchi su cui si basava la Repubblica della Scienza descritta da Thomas Jefferson, in una famosa lettera del 1809, ma semplici e veloci click su uno schermo. E ciò non solo a favore dei ricercatori delle università o degli enti di ricerca, ma anche per chi lavora nelle aziende, incluse le piccole e le medie imprese, finora spesso tagliate fuori dal tradizionale modo di comunicare la scienza. L'accessibilità dei dati scientifici gioca a favore anche di quella risorsa poco visibile, ma preziosa, rappresentata dai molti professionisti desiderosi di tenersi aggiornati e dai cittadini - più numerosi di quel che si pensi - desiderosi di confrontarsi con ciò che di continuo produce la scienza, italiana e mondiale. Un modo di arricchire il capitale umano dell'Italia e dell'Europa che la Rete rende per la prima volta possibile su così larga scala. Ecco perché è importante che Horizon2020, il programma di ricerca europeo in discussione, che erogherà 71 miliardi di euro (rispetto ai 50 del precedente) nell'arco di 7 anni, abbracci con chiarezza il principio in base al quale i risultati della ricerca prodotta con fondi pubblici debbano essere liberamente disponibili online. Una modalità di comunicazione nota come «open access». Ebbene, è proprio in tal senso che mi sono espresso ieri a Bruxelles nel Consiglio Competitività, manifestando l'impegno dell'Italia a sostenere e promuovere le politiche europee in materia di accesso aperto e per la creazione di un'infrastruttura elettronica pan-europea per l'informazione scientifica”. (Fonte: F. Profumo, lettera al direttore de La Stampa 20-02-2013)