Home 2013 28 marzo FORMAZIONE FORMAZIONE E COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE
FORMAZIONE E COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE PDF Stampa E-mail
La tesi del “piccolo è bello” – stando alla quale il ‘nanismo imprenditoriale’ italiano costituirebbe un fattore di vantaggio competitivo – ha legittimato la sostanziale assenza di una politica industriale in Italia, almeno a partire dall’ultimo trentennio. E’ bene chiarire che si è trattato di un errore teorico e politico di massima rilevanza, i cui effetti risultano oggi evidenti, con risvolti significativi (e di segno negativo) sulla domanda di lavoro qualificato. Su fonte Almalaurea, si registra che dal 2004 al 2010 la percentuale di lavoratori con alto livello di istruzione assunti dalle imprese italiane si è costantemente ridotta, in controtendenza rispetto a tutti gli altri Paesi dell’eurozona. Si osservi che questo fenomeno non è imputabile alla crisi in corso ed è, dunque, da ritenersi strutturale. Ma ciò che maggiormente desta preoccupazione è il fatto che le politiche messe in atto non fanno altro che assecondare un modello di sviluppo dell’economia italiana che andrebbe semmai contrastato. La questione può porsi in questi termini: salvo rare eccezioni, le nostre imprese sono sempre meno competitive su scala internazionale, soprattutto a ragione del basso contenuto tecnologico dei beni prodotti. Porle nella condizione di disporre di un’ampia platea di lavoratori poco scolarizzati significa incentivare una modalità di competizione basata sulla compressione dei salari, che costituisce l’esatto contrario di ciò che occorrerebbe fare per accrescerne la competitività. E a ciò fa seguito un circolo vizioso: minori profitti derivanti dalle esportazioni implicano minori investimenti e minore occupazione; dunque un decremento della base imponibile; dunque – dato l’obiettivo del pareggio di bilancio – la necessità di ulteriori interventi di riduzione della spesa pubblica, anche sotto forma di ulteriori riduzioni dei fondi destinati al sistema formativo.
(Fonte: G. Forges Davanzati, roars 15-02-2013)