Home 2013 28 marzo ABILITAZIONE SCIENTIFICA ABILITAZIONE SCIENTIFICA. FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI
ABILITAZIONE SCIENTIFICA. FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI PDF Stampa E-mail
Dall’insieme delle disposizioni riportate si evince che ciascuna commissione può autodisciplinare il proprio funzionamento, i criteri ai quali attenersi e, addirittura, investire “esperti revisori”, non meglio qualificati, con la semplice maggioranza assoluta (mentre la maggioranza deliberativa dell’abilitazione è quella qualificata dei 4/5). È necessario stabilire, sin dal momento di fissazione dei criteri generali, il valore da attribuire all’indicatore di impatto al fine di determinare l’effettivo spazio da riservare alla valutazione analitica delle pubblicazioni e dei titoli. Sarebbe utile evitare di fissare livelli del valore d’impatto talmente alti da precludere l’attribuzione dell’abilitazione a candidati che potrebbero, all’esame analitico, conseguire valutazioni di eccellenza pur restando esclusi per la misura insufficiente del valore d’impatto arbitrariamente fissato. Sarebbe altrettanto utile evitare di abbassare troppo i livelli dello stesso valore d’impatto, per evitare di attribuire tutto il peso del giudizio alla sola valutazione analitica dei titoli. Si dovrebbe esplicitare motivando anche la ragione per la quale si ritenga che il valore della mediana sia adeguatamente espressivo della dignità scientifica del settore. Anche sul problema della collegialità allargata a ‘revisori’ esterni potrebbe essere opportuno che le commissioni fissino criteri in via preliminare per individuare la qualificazione dei revisori, estensione, tipologia e modalità di acquisizione delle valutazioni ‘esterne’.
(Fonte: G. Vecchio, roars 11-03-2013)