Home 2013 28 marzo ABILITAZIONE SCIENTIFICA ABILITAZIONE SCIENTIFICA. L’ATTESA SENTENZA DEL TAR LAZIO SUL RICORSO DEI COSTITUZIONALISTI
ABILITAZIONE SCIENTIFICA. L’ATTESA SENTENZA DEL TAR LAZIO SUL RICORSO DEI COSTITUZIONALISTI PDF Stampa E-mail

Con una pronuncia molto attesa dal mondo universitario, il Tar Lazio (sentenza 3489/2013) ha respinto il "ricorso-Onida", avanzato dall'Associazione italiana dei costituzionalisti guidata appunto dall’ex presidente della Consulta Valerio Onida, che contestava l'applicazione retroattiva all'ultimo decennio dei parametri di selezione delle riviste scientifiche le cui pubblicazioni possono essere conteggiate nel calcolo della mediana. L'impugnazione puntava contro i parametri di scelta dei commissari per l'abilitazione nazionale, che nella parte relativa alle mediane si basano comunque sullo stesso principio che sarà applicato alla selezione degli aspiranti.  La bocciatura del ricorso, però, non avviene nel merito, ma sul «difetto di legittimazione» dell'Associazione: nello statuto, scrivono i giudici, non c’è «la tutela degli interessi giuridici ed economici di categoria», ma solo la cura di «interessi di carattere scientifico e culturale», per cui l'impugnazione è illegittima.
Ancora più interessante e però la seconda parte della sentenza. Insieme all'associazione, avevano proposto ricorso anche due costituzionalisti della Sapienza, Massimo Luciani e Federico Sorrentino, per cui nel loro caso le motivazioni dello stop all'Associazione non valgono. Per Luciani e Sorrentino, il difetto deriva dal fatto che i provvedimenti ministeriali e dell'ANVUR impugnati non hanno leso i loro diritti, perché «solo l'esclusione dalla nomina a componente della commissione di concorso concretizza un danno che attualmente è solo paventato». Anzi, aggiunge il Tar: «II livello scientifico e professionale dei due professori ricorrenti fa seriamente dubitare» che Luciani e Sorrentino possano essere esclusi. Da queste considerazioni si deduce quindi che un ricorso presentato da un escluso, o da un bocciato alla selezione, produrrebbe un giudizio di merito sui criteri scelti per l'abilitazione. Un rischio che si moltiplicherà con l'arrivo dei risultati delle selezioni, anche se il ministero (su sollecitazione parlamentare) e già corso ai ripari suggerendo un'applicazione flessibile delle mediane.
(Fonte: G. Trovati, IlSole24Ore 14-02-2013)