Home 2013 18 giugno RICERCA E RICERCATORI RICERCA. DORA (DECLARATION ON RESEARCH ASSESSMENT)
RICERCA. DORA (DECLARATION ON RESEARCH ASSESSMENT) PDF Stampa E-mail
Nelle ultime settimane Science ed altre riviste scientifiche hanno diffuso la San Francisco Declaration On Research Assessment (DORA). Un gruppo di redattori (editors) e editori (publishers) di riviste scientifiche si sono riuniti a San Francisco, California, il 16 Dicembre 2012 durante la riunione annuale della società americana di biologia cellulare (The American Society for Cell Biology ASCB) ed hanno messo a punto la prima bozza del documento che è adesso pubblicato con la firma di 78 organizzazioni (riviste -tra cui Science, Plos e PNAS - e associazioni scientifiche -tra cui unica italiana Telethon) e 151 studiosi promotori.  E’ appena iniziata l’adesione di studiosi e organizzazioni alla dichiarazione. A oggi ci sono le firme di oltre 3500 studiosi e circa 160 riviste ed associazioni scientifiche. L’adesione a DORA impegna a supportare l’adozione di pratiche di valutazione della ricerca scientificamente corrette. DORA contiene 18 raccomandazioni rivolte ai diversi attori del mondo della ricerca: agenzie di finanziamento, istituzioni, editori, organizzazioni che producono dati bibliometrici, singoli ricercatori. Tutte le raccomandazioni ruotano intorno a tre temi principali: “la necessità di eliminare l’uso delle metriche riferite alle riviste –come l’impact factor- per il finanziamento, il reclutamento e le promozioni; la necessità di valutare la ricerca per i suoi propri meriti e non sulla base della rivista su cui è pubblicata; la necessità di sfruttare al meglio le opportunità fornite dalla pubblicazione on-line (riducendo per esempio i limiti non necessari imposti del numero di pagine, figure e riferimenti bibliografici negli articoli, e esplorando nuovi indicatori di importanza e impatto)”. La dichiarazione prende le mosse dalla constatazione che “i prodotti della ricerca scientifica sono molti e vari, ed includono: articoli di ricerca che descrivono nuova conoscenza, dati, reagenti e software; proprietà intellettuale; e giovani scienziati addestrati”. Ovviamente agenzie di finanziamento, istituzioni e gli stessi scienziati “hanno il desiderio e la necessità di valutare la qualità e l’impatto dei prodotti della ricerca. Ed è imperativo quindi che la produzione scientifica sia misurata accuratamente e adeguatamente valutata”.
(Fonte: A. Baccini, Roars 24-05-2013)