Home 2013 18 giugno RANKINGS UE RANKING, INDICE CREATO DA UNIVERSITIES EUROPE PER DEFINIRE IL TASSO DI CONVENIENZA DELLE UNIVERSITÀ EUROPEE
UE RANKING, INDICE CREATO DA UNIVERSITIES EUROPE PER DEFINIRE IL TASSO DI CONVENIENZA DELLE UNIVERSITÀ EUROPEE PDF Stampa E-mail

Lo staff di Universities Europe ha confrontato il costo annuale delle facoltà italiane di medicina, biologia, ingegneria meccanica ed economia con il posizionamento delle rispettive nel ranking universitario QS per area (2012). Ne vengono fuori delle rilevazioni che emergono sulla base dell'UE Ranking (Universities Europe ranking). L'UE Ranking è l'indice creato da Universities Europe per definire il tasso di convenienza delle università europee. Si tratta di un coefficiente che varia tra 1 e 144. Più il valore è vicino a 1 più è conveniente studiare nell'università di riferimento. Invece, più il valore tende verso il 144 più il livello di convenienza risulta essere basso. Nel campo dell'economia il risultato è, per certi versi scontato: l'Università Bocconi di Milano è la più costosa tra le facoltà di economia italiane (11 mila euro annuali) ma risulta anche una delle più alte nel ranking QS (17°).
Non sempre al costo alto corrisponde un ranking internazionale adeguato. Anzi. Per quanto riguarda le facoltà italiane di medicina, l'Università di Bologna Alma Mater Studiorum, con un ammontare massimo di tasse accademiche di poco superiore ai 2 mila euro annuali e al 194° posto del ranking qualitativo QS, è l'università più conveniente dove studiare in Italia in termini di qualità/costo. Il valore del suo Ue Ranking è infatti pari a 60. L'ultima facoltà esaminata, ingegneria meccanica, vede al primo posto di convenienza ancora una volta L'Università di Bologna Alma Mater Studiorum.
«Abbiamo provato a comparare tre dati - spiega Carlo Amicucci, ceo della società Vai Group di cui fa parte Universities Europe - il costo delle rette universitarie, il posizionamento Qs, ranking internazionali delle migliori università del mondo, suddivisi in base alla relativa disciplina e la valutazione del Censis. Non pretendiamo che si tratti di un metodo infallibile nella valutazione di convenienza di una facoltà di un corso di laurea. Però offriamo un buon punto di riferimento: i tre parametri che incrociamo sono super partes e quindi cerchiamo di fornire pareri oggettivi e affidabili».
(Fonte: I. Trovato, Corriere Economia 06-06-2013)