DOTTORATI DI RICERCA. PROBLEMI DELLE SEDI PICCOLE E MEDIE |
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Si segnala una criticità che rischia di colpire pesantemente gli Atenei, medi o di medie dimensioni; essa discende da quanto previsto dall’art. 4, comma 1, lett. c) ossia il fatto che, nel caso di dottorati consorziati, ciascun Ateneo deve mettere a disposizione per ciascun anno del ciclo n. 3 borse piene retribuite, che significano un investimento su 3 anni di ben 500.000 euro. E’ del tutto evidente che una tale interpretazione condurrebbe inevitabilmente alla cassazione di dottorati presso le piccole sedi a tutto vantaggio dei grandi Atenei e comunque un sovrainvestimento su dottorati che invece richiedono minori risorse anche in relazione agli sbocchi professionali come è nello spirito del decreto. In tale àmbito ancor più precarie appaiono le condizioni di sopravvivenza dei dottorati umanistici. Si richiede, infine, una deroga ai tempi di deliberazione dei regolamenti dei dottorati rispetto a quanto previsto dal D.M. 45/2013. (Fonte: CRUI 09-06-2013)
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