Home 2013 30 luglio FINANZIAMENTI FINANZIAMENTI ALL'UNIVERSITÀ E DISOCCUPAZIONE GIOVANILE
FINANZIAMENTI ALL'UNIVERSITÀ E DISOCCUPAZIONE GIOVANILE PDF Stampa E-mail
Se nel 2008 l'Italia spendeva poco più di 7 miliardi e mezzo di euro per l'università e la ricerca, nel 2012 ne ha spesi solo 6,6. Quasi un miliardo in meno in soli quattro anni con una variazione percentuale al netto dell'inflazione del -14%. Nel 2013 il conto diventa tondo dato che l'Italia ha speso poco più di 6,5 miliardi in formazione. Un vero e proprio dissanguamento di risorse. A questo punto è lecito chiedersi se questo sia uno dei motivi principali delle asimmetrie nel mercato del lavoro, in primis della disoccupazione giovanile. Nello stesso periodo, infatti, la disoccupazione giovanile in Italia è passata dal 21,3% al 35,3%. Probabilmente un nesso causa/effetto troppo facile da stabilire. Ma è anche vero che più prove fanno un indizio. Una di queste prove è la Germania, che nello stesso arco temporale ha aumentato gli investimenti in università e ricerca del 20% al netto dell'inflazione. La disoccupazione giovanile? Diminuita del 2,5% in quattro anni passando dal 10,6% del 2008 all'8,1% del 2012. Stesso discorso si può fare per Paesi come Svezia, Norvegia, Olanda, Francia e Austria. Tutti Paesi che hanno deciso di puntare sulla formazione nonostante tutto e sono stati ripagati da tassi di disoccupazione giovanile stabili e sotto controllo.
(Fonte:D. Saltari, http://tinyurl.com/mxldbxd 13-06-2013)