Home 2013 30 luglio RECLUTAMENTO E ABILITAZIONI RECLUTAMENTO. ABILITAZIONI A NUMERO PROGRAMMATO
RECLUTAMENTO. ABILITAZIONI A NUMERO PROGRAMMATO PDF Stampa E-mail
Sarebbe auspicabile che le prossime tornate di abilitazioni si svolgessero a numero programmato, in modo da evitare che si formi un bacino di abilitati di proporzioni troppo vaste, destinato in larga parte a non poter essere assorbito dal sistema. In linea di principio, per ogni settore scientifico il numero di abilitati dovrebbe essere sufficiente alle necessità di reclutamento e ricambio generazionale nelle diverse fasce assicurando una ragionevole libertà di scelta agli atenei, ma senza eccedere di troppo la capacità di assorbimento. I criteri di qualificazione scientifica per l’ottenimento dell’abilitazione dovrebbero essere rivisti, evitando parametri di natura statistica, adottando parametri statici, certi, verificabili e periodicamente sottoposti a riesame. La definizione di tali parametri dovrebbe prevedere l’intervento trasparente e aperto delle comunità scientifiche, che sono le uniche titolate a esprimersi sui requisiti di qualificazione scientifica per ogni disciplina. Sarebbe opportuno che tale partecipazione avvenisse per il tramite di un CUN riformato. Nel contempo si dovrebbero approntare tutti gli strumenti necessari per poter definire in modo scientifico tali parametri, senza ricadere negli errori già commessi: a questo proposito è imprescindibile che si proceda a una definizione solida e chiara, conforme alla letteratura scientometrica e alle esperienze internazionali, di scientificità dei prodotti, a una individuazione precisa delle diverse tipologie di prodotti scientifici e che infine si realizzi l’ANPRePS prevista già dalla l. 1/2009 (art. 3 bis) e mai realizzata. Infine è opportuno che si avvii un attento monitoraggio degli sviluppi del reclutamento in sede locale, onde valutare, se necessario, interventi diretti a consolidare e uniformare per il meglio le procedure previste dai regolamenti delle singole sedi.
(Fonte: A. Banfi, Giornale di Diritto Amministrativo 5/2013)