Home 2013 30 luglio RIFORMA UNIVERSITARIA RIFORMA UNIVERSITARIA. OCCORRE UN NUOVO TESTO UNICO SEMPLIFICATORE
RIFORMA UNIVERSITARIA. OCCORRE UN NUOVO TESTO UNICO SEMPLIFICATORE PDF Stampa E-mail
Occorre evitare la tentazione della semplice «manutenzione» che nella storia normativa di questo Paese vuol dire stratificazione incoerente delle micro-leggi, degli emendamenti agli emendamenti. Con il risultato di un impercettibile ma inesorabile spostamento di rotta politica che produce modelli ibridi e inefficaci di Università: né pubblica né privata, né autonoma né centralista, né campanilista né europea. Non di manutenzione abbiamo bisogno, ma di revisione coordinata delle leggi volta a una loro drastica semplificazione. Qualcuno ha scritto che questo governo non fa ma «disfa». Bene: si disfi la giungla legislativa che regge le Università italiane! Sarebbe già un risultato eccellente. E se si vuole disfare, si persegua un chiaro indirizzo di «alleggerimento», magari smontando anche pezzi di leggi esistenti. Semplificare ex ante; valutare ex post. Evitare norme che dettino regole troppo complesse lasciando, viceversa, agli atenei la necessaria responsabilità di azione; codificare in maniera precisa la valutazione sugli output di queste attività, correlandola alla distribuzione delle risorse. Un nuovo Testo Unico, un alleggerimento di leggi e leggine, una semplificazione delle norme di valutazione ex ante dell'ANVUR (incluse quelle che hanno a che vedere con le abilitazioni nazionali) sono ricette tutto sommato semplici ma farebbero ripartire con rinnovata fiducia le autonomie universitarie.
(Fonte: M. Mancini, Presidente CRUI, Unità 30-06-2013)