Home 2013 30 luglio EU. ESTERO PAESI OCSE. GIOVANI NEET IN AUMENTO
PAESI OCSE. GIOVANI NEET IN AUMENTO PDF Stampa E-mail
Quelli che hanno abbandonato o completato gli studi, ma non hanno trovato lavoro e neanche lo stanno cercando. Quelli che si sono arresi: né studio, né lavoro, i "ne-ne" o "Neet", neologismo che identifica i giovani "Not in Education, Employment, Training", cioè fuori dalla scuola, dal lavoro, dagli apprendistati. II numero dei laureati "Neet" nei paesi dell'Ocse — l'organizzazione che raccoglie i paesi più ricchi del mondo — è cresciuto dal 10,6 al 14,8 per cento fra il 2008 e il 2011. L'Italia ha una sorta di record: i laureati che non studiano più e non lavorano ancora sono passati dal 18,6 al 21,8 per cento e qui parliamo di giovani fra i 24 e i 29 anni, condannati ad una sorta di animazione sospesa. Nell'Europa del 27, l'Italia è terza per quanto riguarda la quota dei Neet. Un primato negativo che ci vede preceduti solo da Bulgaria e Grecia. Ma non sono i Paesi deboli del Mediterraneo a drogare la media Ocse. Germania e Svezia, grazie soprattutto al part time, molto spesso involontario, hanno visto un lieve calo delle loro quote di laureati fuori dal gioco. Ma in Francia sono saliti dal 7,5 al 10,4 per cento dei loro coetanei post universitari, in Giappone sono addirittura quasi raddoppiati, arrivando al 15,8 per cento. In Gran Bretagna e anche negli USA, nel giro di quattro anni, sono aumentati di circa un terzo, arrivando, rispettivamente, oltre l'8 e il 12 per cento.
(Fonte: La Repubblica 16-07-2013)