Home 2013 2 settembre LIBRI VALUTARE E PUNIRE
VALUTARE E PUNIRE PDF Stampa E-mail

Autore: Valeria Pinto. Editore Cronopio, Napoli 2012, pp. 190.
“Valutare e punire” è il primo studio italiano su una materia oscura, o esotica fino a un anno fa: i processi di valutazione nell’ambito della formazione e dell’istruzione pubblica. Questi processi sono invece in atto da almeno vent’anni dalla Nuova Zelanda agli Stati Uniti, dalla Germania all’Inghilterra, come del resto anche nel nostro Paese. Valeria Pinto ne ricostruisce la genesi, cogliendone pienamente l’importanza. Libro ispirato dalle più recenti letture di Foucault condotte dai governmentality studies nell’ambito della pedagogia neoliberale, Valutare e punire è tutt’altro che il riflesso senile o un rifiuto della valutazione. È la difesa appassionata del ruolo della libertà di ricerca, e in particolare della filosofia concepita come spazio materiale di questa libertà. Troviamo che questa esigenza risponda senz’altro al bisogno generalizzato di una libertà individuale negato dal dispositivo governamentale della valutazione, così come si sta strutturando in Italia. La responsabilità sociale dell’istruzione è stata consegnata all’idea di un servizio prestato contro compenso. Valeria Pinto analizza a fondo gli esiti di questo processo nato dalla teoria del management alla fine degli anni Ottanta e dimostra come l’istruzione sia diventata un campo di battaglia. Non solo perché, come dicono i neoliberisti, essa sia fondamentale per lo sviluppo del «capitale umano», ma perché la conoscenza è diventata l’oggetto stesso del governo e viene valutata solo come cognizione, calcolo, expertise e tecniche: i saperi disinteressati, quelli che non rientrano immediatamente in una professione, sono esclusi per definizione. Ciò che conta è l’istruzione tecnica e professionale, spendibile just-in-time sul mercato, amministrabile attraverso i «numeri tossici» della valutazione.
(Fonte: R. Ciccarelli, Roars 14-08-2013)