Home 2013 7 ottobre RECLUTAMENTO RECLUTAMENTO. COME USARE L’INFORMATICA
RECLUTAMENTO. COME USARE L’INFORMATICA PDF Stampa E-mail

La potenza e la velocità con cui le tecnologie procedono alla raccolta e alla correlazione dei dati devono essere finalizzate al solo scopo di fornire alle persone un più ricco insieme di elementi sulla base dei quali formulare il giudizio. E non il giudizio in sé. Insomma, la responsabilità ultima deve restare sempre dell’essere umano. Diventa indispensabile, dunque, riequilibrare il binomio tecnologie e responsabilità, soprattutto quando le decisioni che ne conseguono producono un impatto collettivo. E’ per me preferibile sapere che Paolo è arrivato in cattedra non perché il suo “indice-h” è 23, ma perché i miei colleghi Maria, Piero, Cristina e Marco lo hanno giudicato idoneo. E conoscere quali elementi oggettivi, includendo gli indicatori costruiti mediante strumenti informatici, sono stati presi in considerazione e quali motivazioni sono state formulate. E poi verificare, a sufficiente distanza di tempo (5-7 anni), l’evoluzione di carriera di quei candidati che sono stati ritenuti idonei e l’affidabilità dei commissari che li hanno sostenuti, usando ancora l’informatica come ausilio per la raccolta, il filtraggio e l’analisi dei dati rilevanti a tale scopo.
Concludendo, ci son tre capisaldi:

- avere, nei momenti di scelta, trasparenza del processo e responsabilità degli individui, e darne il massimo di pubblica evidenza;

- usare l’informatica con i suoi strumenti per stabilire correlazioni ed individuare tendenze;

- far assumere alle persone la responsabilità di definire il significato di ciò che viene osservato e misurato.

Non ci sono scorciatoie: la possibilità di un futuro migliore, per l’università come per la società, dipende molto più dalle persone che dai meccanismi, anche se sempre più sofisticati.
(Fonte: A. Nardelli, FQ 01-10-2013)