Home 2013 7 ottobre RICERCA. RICERCATORI. INNOVAZIONE INNOVAZIONE. SENZA INVESTIMENTI PUBBLICI NIENTE RIVOLUZIONE DI INTERNET
INNOVAZIONE. SENZA INVESTIMENTI PUBBLICI NIENTE RIVOLUZIONE DI INTERNET PDF Stampa E-mail

Nel suo ormai famoso discorso di commiato alla Stanford university il 12 giugno 2005, Steve Jobs, allora Ad della Apple computer, incoraggiò i laureati a cercare ciò che desideravano e a rimanere “matti”: Stay hungry, stay foolish. Questo discorso è stato citato in tutto il mondo perché incarna la cultura dell’economia cognitiva, secondo la quale per l’innovazione non servono solo i grandi laboratori, ma anche la capacità di cambiare le “regole del gioco”. Enfatizzando l’aspetto “folle” dell’innovazione, Jobs sostiene che dietro il successo di Apple non c’è solo la competenza tecnica del suo personale, ma anche la capacità di saper rischiare. Il fatto che Jobs abbia abbandonato la scuola e abbia continuato a vestire tutta la sua la vita come uno studente di un college, con le scarpe da ginnastica ai piedi, è emblematico del suo stile: rimanere giovane e “pazzo”. Jobs è stato giustamente definito un «genio», per i prodotti visionari che ha inventato e commercializzato. È il mito del successo di Apple: la genialità, il design, il gioco, la “pazzia”, sono state senza dubbio caratteristiche importanti. Ma senza una massiccia quantità di investimenti pubblici sui computer e sulla rivoluzione di Internet, questi attributi avrebbero portato soltanto all’invenzione di un nuovo giocattolo, non a prodotti che hanno cambiato il modo in cui le persone lavorano e comunicano. Apple è stata in grado di cavalcare l’onda di massicci investimenti statali sulle tecnologie “rivoluzionarie” che hanno sostenuto l’iPhone e iPad: internet, il Gps, lo schermo touch screen e le tecnologie di comunicazione. Senza gli investimenti pubblici non ci sarebbe stata nessuna onda sulla quale fare un “folle” surfing.
(Fonte: M. Mazzuccato, Roars 04-09-2013)