RICERCATORI E RETRIBUZIONI PDF Stampa E-mail

La questione della ricerca è tornata in primo piano grazie a Elena Cattaneo. neurobiologa, da poco nominata senatrice a vita. La scienziata è intervenuta a «Otto e mezzo», su La7. Ha snocciolato le cifre della sua retribuzione. Da ricercatrice «guadagnavo 3.300 euro al mese» ha raccontato (da parlamentare ne prenderà circa 12 mila). «Comunque un salario "onorevole": i miei colleghi italiani percepiscono in media 1.600-1.700 euro al mese. All'estero le offerte sono cinque volte tanto».
I confronti con gli altri Paesi, a dire il vero, non sono così immediati. Ogni Stato ha le sue regole. E spesso i salari - come accade tra gli anglosassoni - sono stabiliti tra il singolo scienziato e l'istituzione. «Anche all'interno del nostro Paese bisogna fare una distinzione tra ricercatori dell'università e quelli degli enti di ricerca» chiarisce Marina Camusso che segue il settore per conto della Flc-Cgil. I primi - secondo i calcoli di Anna Laura Trombetti e Alberto Stanchi - possono contare su una retribuzione lorda mensile iniziale di 1.705 euro che a fine carriera sale a 5.544 euro. I secondi, invece, all'ingresso guadagnano in media 2.400 euro. «Se superano i concorsi e se ci sono posti disponibili - continua Camusso - potranno diventare "dirigenti di ricerca" e aspirare, dopo trent'anni, a 7.500 euro».
Altra storia fuori dai confini. Tanto che l'ultimo studio di Times Higher Education, reso pubblico agli inizi di ottobre, stila anche una classifica tenendo conto di quanto gli enti pubblici e privati investono su ogni ricercatore tra salario, benefit, premi di risultato e altro. Se in Corea del Sud uno scienziato ha un «valore» di quasi 93 mila dollari, in Olanda si aggira attorno ai 73 mila e in Belgio sfiora i 64 mila. Bisogna arrivare al 24° posto per trovare l'Italia.
(Fonte. CorSera 13-09-2013)