Home 2013 7 ottobre STUDENTI. FORMAZIONE ESAME DI MATURITÀ E VALORE LEGALE DEL DIPLOMA UNIVERSITARIO. ABOLIRLI?
ESAME DI MATURITÀ E VALORE LEGALE DEL DIPLOMA UNIVERSITARIO. ABOLIRLI? PDF Stampa E-mail

Se il criterio che vince è quello del realismo, della presa d'atto che la situazione non è raddrizzabile, tanto vale essere coerenti. Iniziando con l'abolizione dell'esame di maturità: a che serve, se pure la Pubblica Istruzione lo reputa inaffidabile? Per proseguire con l'abolizione del valore legale del titolo di studio: che senso ha nel momento in cui lo stesso Stato non da alcun valore a quello che i suoi rappresentanti hanno scritto sulla carta bollata del diploma?
Ancora: se si ritiene che i diversi parametri con cui sono assegnati i voti di maturità negli 8.300 istituti superiori italiani creino “iniquità” (parola di Carrozza) tra gli studenti, a maggior ragione si devono ritenere perniciosi i differenti criteri usati negli atenei per attribuire i voti di laurea. È il segreto di Pulcinella che certe facoltà (anche qui: soprattutto al Sud) attirano iscritti non per il livello eccelso dei docenti e del percorso di studi, ma perché regalano voti alti a chi altrove stenterebbe ad essere promosso. Questo si che crea “iniquità” ai danni di milioni di persone, costrette nei concorsi pubblici a correre con la palla al piede di un voto di laurea più severo di quello vantato da concorrenti meno preparati, ma più paraculi nella scelta dell'ateneo. Seguendo il ragionamento della Carrozza e di Letta, il voto di laurea non dovrebbe allora avere alcun peso nei concorsi di Stato. E coerenza imporrebbe l'abolizione del valore legale del diploma universitario.
(Fonte: F. Carioti, Libero 10-09-2013)