Home 2013 1 novembre RETRIBUZIONI RETRIBUZIONI. STIPENDI VERI E STIPENDI TEORICI
RETRIBUZIONI. STIPENDI VERI E STIPENDI TEORICI PDF Stampa E-mail

In base a una ricerca di alcuni studiosi internazionali i docenti universitari italiani (nelle tre fasce dei ricercatori, associati e ordinari) avrebbero gli stipendi più alti del mondo, dopo quelli del Canada e del Sud Africa. Nella ricerca in via di pubblicazione v’è di nuovo il fatto che sono stati inclusi i salari dei docenti universitari italiani, comparati con quelli di altri 27 Paesi del mondo. Il valore degli stipendi è quello medio (ma non sappiamo ancora come sia calcolata questa media) nelle tre fasce dei ricercatori, ordinari e associati. Ebbene, lo stipendio medio di un ordinario ammonterebbe, secondo questo studio a ben 9.118 $, a parità di potere di acquisto (PPP – in modo da renderli comparabili tra le varie nazioni). Da ciò risulterebbe che i professori ordinari italiani sarebbero i meglio pagati al mondo dopo il Canada (con 9.485) e il Sud Africa (con 9.330). Non si capisce invece a cosa fanno riferimento i dati riportati da “La Repubblica”: se infatti lo stipendio medio di un ordinario fosse di euro 4.345 (netto) non saremmo più al secondo posto (o terzo), ma scenderemmo di parecchio anche dopo aver fatto fa conversione a PPP, venendo così con circa 5.364 superati da ben 14 Paesi, in pratica tutti quelli del mondo sviluppato. Solo col lordo andremmo a una cifra comparabile a quella pubblicata da Altbach & C. Sarà mai – ci è venuto il dubbio – che Altbach & C. abbiano scambiato lo stipendio netto con quello lordo, depistati dalla circostanza che negli altri paesi di solito questa differenza non viene effettuata? Se prendiamo in esame il lordo (sempre degli ordinari di inizio e fine carriera), abbiamo in euro 4678 e 9640; con la conversione PPP in dollari si ha 5775 e 11.901. Ebbene solo in questo caso lo stipendio lordo massimo degli ordinari italiani è superiore a quello medio fornito dallo studio. Per poter sviluppare il massimo della carriera, considerando che attualmente il pensionamento è previsto a 70 anni, e così arrivare allo stipendio massimo bisognava diventare ordinario a 40 anni, assumendo di avere già accumulato una anzianità di associato di almeno 8 anni e tenendo conto dei tre anni di straordinariato. Ma come sappiamo (v. l’Undicesimo Rapporto sullo Stato del Sistema Universitario del CNVSU del 2011) l’età media di ingresso in ruolo per professore ordinario ha il suo massimo nel 2008 di 57,3 anni, con una media di 51,4 nel periodo 2000-2010. Per cui si è calcolato che in media i professori ordinari riescono a maturare una anzianità massima di 22-23 anni. Anche con la nuova l. 240/2010 cambia poco e – se non si ha molta carriera pregressa – bisogna diventare ordinari a 35/40 anni per arrivare al massimo della carriera. Quindi lo stipendio massimo tabellare è puramente teorico e appannaggio di coloro che diventano ordinari molto giovani.
(Fonte: F. Coniglione, Roars 03-03-2013)