Home 2013 1 novembre VARIE UN CONCORSO DI CUI IL COMMISSARIO ESTERNO HA CONTESTATO L’ESITO
UN CONCORSO DI CUI IL COMMISSARIO ESTERNO HA CONTESTATO L’ESITO PDF Stampa E-mail

A luglio, in merito al concorso nazionale per professore di Diritto costituzionale, il commissario esterno in quota Ocse Francisco Balaguer Callejon, professore di Diritto costituzionale all’Università di Granada, scrive una “lettera aperta all’intera comunità dei costituzionalisti italiani”.
“Questa lettera – esordisce Balaguer, come riporta il FQ – non sarà una critica nei confronti dei miei colleghi della Commissione”. Racconta di una commissione parallela non prevista dalla legge: “Il 10 giugno misi al corrente il ministero dei fatti accaduti…”. Balaguer si dimette, il ministero prende atto della sua lettera, nomina un nuovo commissario Ocse e il concorso, grazie alla sua denuncia, viene completamente rimodulato. Due senatori, tra cui Francesca Puglisi, presentano un’interrogazione parlamentare, chiedendo lumi al governo, che nel frattempo ha rimesso in moto il concorso. “In Italia – commenta Puglisi – bisogna incrementare la cultura della trasparenza e del merito: purtroppo, anche con la riforma Gelmini, si rischia di perpetrare antichi vizi. Credo che il ministro Carrozza, nel caso della denuncia avanzata da Balaguer, abbia agito con grande rigore e chiarezza”. “Bisogna affrontare una questione generale”, dice Palermo, “poiché, per il reclutamento nell’università, il sistema segue da sempre una logica di cooptazione che, con la riforma Gelmini, purtroppo indossa soltanto un vestito diverso. L’unica soluzione è internazionalizzare i concorsi, per diluire i baronati, e rendere competitive le università”.
Nella risposta all’interrogazione parlamentare resa dal sottosegretario di Stato per l’istruzione l’università e la ricerca Galletti, si legge fra l’altro che “Nella propria istanza di dimissioni, presentata il 23 giugno 2013, il professore dimissionario ha sostenuto che nella formulazione dei giudizi sono stati adottati, da parte di alcuni componenti della Commissione, criteri di valutazione non coerenti con quelli concordati e pubblicati all’esito della prima riunione. Non sono emerse, invece, violazioni inerenti al funzionamento della commissione, essendo stati regolarmente formulati sia i giudizi individuali, sia quelli collegiali ... Con nota dell’8 agosto 2013, la Direzione generale ha annullato in via di autotutela tutti i giudizi già espressi e i verbali delle relative riunioni, ad eccezione di quello del 2 aprile 2013, recante i criteri di valutazione. È stata poi richiesta ai commissari una nuova valutazione di tutti i curricula dei candidati secondo i criteri stabiliti dalla commissione nella prima riunione”.
(Fonti: A. Massari, Il Fatto Quotidiano 06-10-2013; Redazione Roars 08-10-2013)