Home 2013 2 dicembre RECLUTAMENTO RECLUTAMENTO. PROPOSTA DI SOLUZIONE RADICALE
RECLUTAMENTO. PROPOSTA DI SOLUZIONE RADICALE PDF Stampa E-mail

Per il reclutamento basta rifarsi alle migliori pratiche internazionali e mettere in soffitta una volta per tutte la libidine normativa che, con la pretesa di normare il mondo, nasconde l’assenza di coraggio nelle scelte e lascia spazio all’ambiguità e alle pratiche più nefaste. La soluzione? Semplice e radicale:
1) abolire in un sol colpo, leggi, decreti ministeriali, decreti dirigenziali, interpretazioni autentiche, abilitazioni, idoneità, insomma tutto quel “corpus” bizantino che regola la materia del reclutamento;
2) dare piena libertà agli atenei di assumere “quanto” (ovviamente nei limiti di bilancio) e “come” vogliono (ovviamente nel quadro del rispetto della Carta europea dei diritti dei ricercatori) con la “chiara indicazione delle responsabilità soggettive e oggettive delle scelte”;
3) istituire una nuova age
nzia (o riformare l’esistente) sul modello dell’inglese “Quality Assurance Agency for Higher Education” che valuti “ex post” le scelte operate dai singoli atenei;
4) ridistribuire, a livello nazionale, il budget sulla base di tali valutazioni;
5) agire, a livello locale, sui singoli e sulle istituzioni che hanno operato le scelte oggetto della valutazione.
(Fonte: M. Matteuzzi, Politiche educative 06-11-2013)