Home 2013 2 dicembre RECLUTAMENTO RECLUTAMENTO. DISACCORDI SUI PUNTI ORGANICO 2013
RECLUTAMENTO. DISACCORDI SUI PUNTI ORGANICO 2013 PDF Stampa E-mail

L’anno scorso il Decreto firmato dal ministro Profumo aveva una clausola che ha contenuto l’entità del premio e della conseguente penalizzazione: nessuno ha avuto più del 30% delle risorse che aveva perso per pensionamenti o altre cause di cessazione dal servizio e nessuno meno del 12%. Quest’anno la clausola non c’è e la distanza fra i presunti “buoni” e i presunti “cattivi” si è allargata a dismisura: i primi riceveranno il 213% e gli ultimi il 7%. La conseguenza è che alcuni potranno addirittura assumere più docenti di quelli che hanno perduto, grazie a un travaso di “punti organico” (l’unità di misura delle risorse in ambito accademico) che avviene a danno di molti altri, che vedono così avvicinarsi ulteriormente la soglia della bancarotta didattica. Il CUN in una mozione del 23 ottobre parla di una «opportunità» che non è stata colta per «riformulare per il 2013 i criteri di ripartizione delle risorse derivanti dal turnover». Un assaggio di quel che ci si può aspettare battendo questa strada lo si trova nelle prime righe della mozione del CUN, che richiama la stessa normativa invocata da M. Mancini (Capo Dipartimento per l’Università del MIUR, che aveva detto: il ministro Carrozza non aveva «alcuna discrezionalità» e quanto accaduto corrisponde alla «rigida applicazione delle norme vigenti»): l’opportunità che quest’ultimo esclude sarebbe esplicitamente offerta dall’art. 7, comma 6 del DLgs 49, espressamente richiamato dall’art. 66, comma 13-bis della legge n. 133/2008, come inserito dall’art. 14 comma 3 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012 n. 135 e successivamente modificato dall’art. 58, comma 1, lett. a) del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98.
(Fonte: S. Semplici, articolo apparso su Huffington Post 30-10-2013)