RECLUTAMENTO. 200 IDONEI AL RUOLO DI PROFESSORE ORDINARIO NON ANCORA ASSUNTI NEL NUOVO RUOLO |
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A tutt’oggi siamo circa duecento professori associati idonei al ruolo di professore ordinario con la carriera bloccata dal 2010, perché impossibilitati a prendere servizio nel nuovo ruolo, a causa di una complessa catena di norme sovrappostesi negli ultimi anni. L’idoneità quinquennale da noi regolarmente conseguita scadrà l’anno prossimo e allora diventeremo merce avariata: un’ingiustizia nei nostri confronti, un grave danno agli Atenei di appartenenza, vanificando le energie e uno spreco di risorse finanziarie investite nei concorsi di cui siamo risultati vincitori. Al contrario, altri nostri colleghi, risultati idonei nella stessa tornata concorsuale, e spesso nello stesso concorso, sono entrati regolarmente in servizio solo perché si trovavano in Atenei più “virtuosi”, ovvero in condizioni finanziarie migliori di altri, oppure grazie a circostanze che si potrebbero definire fortuite. Vale la pena ricordare che il sistema universitario pubblico è stato pesantemente colpito dalla drastica contrazione del turnover che nell’ultimo biennio è sceso al 20%, in molte sedi addirittura non si supera il 10% (un nuovo assunto per ogni 10 professori in pensione). Ma il fattore economico, nel nostro caso, non è un aspetto limitante: noi costiamo poco, essendo già professori associati con anzianità di servizio. Infatti, il nostro avanzamento a ordinario comporterebbe un investimento calcolabile in circa 60 “punti organico”, solo il 2.8% rispetto ai 2.227 recuperati in seguito ai pensionamenti e riutilizzati solo in minima parte, a causa del blocco del turnover. (Fonte: appello del Coordinamento idonei prima fascia www.europaquotidiano.it/2013/11/27)
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