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USA. PROFESSORI A CONTRATTO IN AUMENTO PDF Stampa E-mail

Nella generalizzata atmosfera di austerità che si respira oggi, per cui in ormai tutti campi l'accento è posto sull'implacabile taglio dei costi - a partire dalle risorse umane - il sistema universitario degli Stati Uniti è sempre più dipendente dallo sfruttamento economico dei cosiddetti "adjunct professors", i professori a contratto. A costoro, che non solo non sono di ruolo ma non hanno quasi nessuna chance di diventarlo, non è dovuto né un salario né un inquadramento contrattuale omogenei, e neppure dei benefit predefiniti o alcuna garanzia sulla sicurezza del posto di lavoro. Per loro c'è soltanto quanto previsto dal contratto, rigorosamente individuale e diverso per ognuno, che firmano al momento dell'assunzione. Il che li rende più appetibili dei colleghi associati o detentori di cattedra per le dirigenze delle università in crisi, o più semplicemente di manica corta.
Dati raccolti su base volontaria dal sito Adjunct Project, che invita i professori a contratto di tutto il Paese a condividere informazioni sui propri stipendi, rivelano che, in media, questa categoria di docenti universitari guadagna 2.700 dollari per corso, contro i 167.118 dollari l'anno guadagnati dai professori di ruolo delle università private e i 123.393 dollari dei colleghi delle università pubbliche. Siccome è umanamente impossibile insegnare in più di quattro, cinque corsi a semestre (e in tanti ne tengono meno), questa cifra si traduce in redditi annuali di 20-30.000 dollari l'anno al massimo, almeno per chi svolge questo lavoro a tempo pieno. Una somma nella migliore delle ipotesi pari rispettivamente a un quarto o un quinto di quella dovuta ai colleghi di ruolo. Questa situazione, che a livello economico, di fatto, è insostenibile, riguarda un numero sempre maggiore di individui. Secondo il più recente "Rapporto annuale sullo stato economico della professione" dell'American Association of Univeristy Professors (Aaup), infatti, meno del 24% di docenti universitari è composto di professori assunti e ben il 76% di professori a contratto.
(Fonte: IlBo 21-11-2013)