Home 2014 12 gennaio RICERCA. RICERCATORI. INNOVAZIONE LA PUBBLICAZIONE PRE-PEER REVIEW
LA PUBBLICAZIONE PRE-PEER REVIEW PDF Stampa E-mail

Un problema centrale è che l'obiettivo di una casa editrice scientifica, come quello di qualsiasi altro editore, non è la scienza ma il profitto. Ciò è naturale e non ha impedito in passato di diffondere la scienza (o l’umanesimo nel caso di editori non scientifici). Nel caso degli editori scientifici, rispetto ad altri esiste però un conflitto di interesse, dato dal fatto che le riviste gestiscono storicamente il sistema di peer reviewing pre-pubblicazione. Questo non deve necessariamente continuare a essere il caso, e, infatti, e neanche lo è in senso assoluto. Infatti, quando si deve decidere di finanziamenti il processo di peer reviewing viene gestito dall'ente finanziatore e non da una rivista o editore. Esistono modelli alternativi che la comunità internazionale delle bioscienze sta sempre più discutendo, quali la pubblicazione pre-peer review. In quest'ottica stanno prendendo piede arXiv e nelle scienze della vita biorXiv, due piattaforme gestite da Cold Spring Harbor per la pubblicazione, oltre che altre iniziative. Tra queste, segnalo anche f1000 research, un giornale open access con peer-reviewing aperto post pubblicazione, Pubmed commons, una piattaforma del National Institute of Health (NIH) americano, per il commento di articoli già pubblicati. In quest’ottica, non è inconcepibile che i giornali scientifici possano semplicemente finire per costruire un modello commerciale sulla selezione di articoli già pubblicati online per commentarli, spiegarli o evidenziarli e così vendere copie o abbonamenti. Serve un modello nuovo che probabilmente dovrà slegarsi dagli editori. Non ha senso che gli editori affondino la scienza che hanno contribuito a far prosperare e sarebbe lecito auspicare che tornino a un modello etico e meno dettato da logiche commerciali.
(Fonte: scienzainrete 23-12-2013)