Home 2014 12 gennaio RICERCA. RICERCATORI. INNOVAZIONE NASCITA DEGLI ESERCIZI NAZIONALI DI VALUTAZIONE. REQUISITI AL VAGLIO DELL’IREG
NASCITA DEGLI ESERCIZI NAZIONALI DI VALUTAZIONE. REQUISITI AL VAGLIO DELL’IREG PDF Stampa E-mail

Gli esercizi nazionali di valutazione della ricerca si affermano nell’Inghilterra Tory di Margaret Thatcher, quando divenne di senso comune l’idea che l’università, finanziata dalla fiscalità generale e dunque dai taxpayers, dovesse svolgere una funzione di pubblica utilità: diffondere efficacemente formazione e assicurare ricerca negli ambiti strategicamente rilevanti per l’interesse nazionale (specialmente scienze biomediche e ingegneria). L’accademia è sempre stata un luogo competitivo, i cui membri si valutano a vicenda. La novità della valutazione centralizzata della ricerca è data dal fatto che essa sfugge all’autoreferenzialità del mondo accademico, per guidare l’allocazione dei fondi da parte del decisore pubblico: il danaro deve essere indirizzato là dove assicura migliori frutti. L’esercizio di valutazione della ricerca gestito dall’ANVUR, noto come VQR (Valutazione della qualità della ricerca), nasce proprio sulla falsariga di analoghi esercizi britannici (il RAE/ REF). Un esercizio di valutazione mira a ricavare dati dal contesto e ad analizzarli per trarne un quadro utile per il decisore pubblico: si tratta dunque di un’operazione delicata, che dovrebbe essere condotta in modo freddo, scevro di pregiudizi e condizionamenti ideologici.
Chi ha analizzato la robustezza statistica delle classifiche internazionali degli atenei è alquanto scettico sulla loro affidabilità. Come reazione alla proliferazione incontrollata delle classifiche degli atenei, l’Institute for Higher Education Policy (Washington) e l’UNESCO European Centre for Higher Education (UNESCO-CEPES) hanno fondato l’International Ranking Expert Group (IREG), che nel 2006 ha pubblicato i cosiddetti Berlin Principles, un elenco di sedici requisiti che dovrebbero essere soddisfatti da una classifica che voglia essere di qualità. Tutte le classifiche in circolazione violano in maniera più o meno estesa i Berlin Principles. Quando si è provato a valutare la soddisfazione dei Berlin Principles usando una scala da 1 (nessuna congruenza) a 5 (congruenza eccellente), su 25 classifiche ne sono state trovate 13 che non raggiungevano nemmeno il 3 (congruenza accettabile), tra cui anche la classifica THE-QS, allora ancora unificata, che otteneva un misero 2.25, molto vicino al 2 (congruenza scarsa). Nel dicembre 2011, l’IREG ha reso nota la possibilità di ottenere una certificazione di qualità “IREG approved” per le classifiche che si fossero sottoposte a una procedura di audit basata sui Berlin Principles. A oggi, non risulta che nessuna classifica internazionale abbia conseguito tale certificazione.
(Fonte: A. Banfi e G. De Nicolao, Roars 15-12-2013)