Home 2014 12 gennaio RICERCA. RICERCATORI. INNOVAZIONE RICERCA. RIENTRO DEI CERVELLI NEL MODELLO CATALANO
RICERCA. RIENTRO DEI CERVELLI NEL MODELLO CATALANO PDF Stampa E-mail

I progetti per giovani studiosi che hanno conseguito un dottorato di ricerca da non più di sette anni (starting grants) e quelli per ricercatori più anziani e già affermati nel proprio settore (senior grants). Attualmente sono i finanziamenti più prestigiosi e consistenti cui un ricercatore europeo possa ambire. La selezione avviene esclusivamente sulla base del merito da parte di commissioni internazionali di altissimo profilo. Per ciascun progetto, il finanziamento è consistente, circa un milione e mezzo di euro per quattro o cinque anni, a copertura non solo dello stipendio del vincitore, ma anche delle eventuali attrezzature di laboratorio e dei collaboratori alla ricerca. Al contrario di altri progetti di ricerca europei o nazionali, il finanziamento è legato a un particolare ricercatore, che può decidere dove utilizzarlo, anche spostandosi da un’istituzione a un’altra nel corso dei quattro anni. La sede scelta per la ricerca rappresenta quindi un indicatore di attrattività di un paese e delle sue istituzioni di ricerca, proprio come la scelta di investire nel nostro paese da parte di un’impresa straniera. Come a suo tempo segnalato su questo sito, negli ultimi cinque anni solo il 7 per cento dei vincitori ERC (European Starting Grants) ha scelto di utilizzare il finanziamento in Italia, rispetto al 15 per cento che ha scelto la Francia e la Germania e al 20 per cento che ha deciso di lavorare in Gran Bretagna. I risultati dell’ultimo bando sono ancora peggiori: tra i 287 vincitori, 60 hanno scelto di lavorare in Gran Bretagna, 46 in Germania e ben 32 in Israele (un piccolo paese, ma con ottime università). Solo otto ricercatori (meno del 3 per cento) hanno scelto l’Italia come sede della propria ricerca; tra gli otto, un solo straniero, e nessuno che abbia scelto un ateneo del Mezzogiorno. Scorrendo l’elenco, tra i vincitori si trovano altri dieci italiani, che però hanno deciso di utilizzare il finanziamento per lavorare in altri paesi europei. Alla luce dei nostri vincoli di bilancio, crediamo che in Italia si possa prendere spunto dall’esperienza della Catalogna che finanzia un’apposita agenzia per la ricerca, l’Icrea (Catalan Institution for Research and Advanced Studies), creando un analogo programma per il rientro dei cervelli con contratti di lavoro permanenti. Per i particolari del modello catalano si veda qui.
(Fonte: T. Boeri e T. Jappelli, lavoce.info 06-12-2013)