Home 2014 12 gennaio STUDENTI QS BEST STUDENT CITIES RANKING. I CRITERI PER CLASSIFICARE LE 50 MIGLIORI CITTÀ PER STUDIARE ALL’UNIVERSITÀ
QS BEST STUDENT CITIES RANKING. I CRITERI PER CLASSIFICARE LE 50 MIGLIORI CITTÀ PER STUDIARE ALL’UNIVERSITÀ PDF Stampa E-mail

Pubblicato pochi giorni fa, il QS Best Student Cities Ranking, ha lo scopo di mettere in fila le 50 migliori città in cui frequentare un’università. A redigerlo è la Quacquarelli-Symonds (QS). Nella classifica delle città Milano si piazza al 24° posto, mentre Roma non entra tra le classificate per poche posizioni. Parigi è in testa; segue a breve distanza Londra (la città dove ha sede la QS). QS applica un filtro alle città da valutare: sono presi in considerazione solo i centri urbani con più di 250.000 abitanti e con almeno due università presenti nella classifica QS World University Rankings, per un totale di 98 città in tutto il mondo. Il punteggio poi è calcolato sulla base della media di 5 categorie, ognuna a sua volta scomponibile in diversi indicatori, ognuno dei quali deriva dal piazzamento della città entro una sotto-classifica. La prima categoria è interamente basata sul numero e sulla performance degli atenei cittadini nel World University Ranking di QS. Questi perciò appare dunque due volte: la prima in funzione di filtro per le città, la seconda come determinante di un 20% del punteggio. Milano totalizza un magro 55/100 in questa voce, ma è risaputo che le performance degli atenei italiani nel QS World Ranking stanno a galla in virtù di una buona produttività scientifica, mentre sono penalizzate da un livello basso di investimenti se comparati alle loro controparti nei paesi più avanzati. Interessante il secondo indicatore, di carattere demografico, che prende in considerazione il rapporto studenti/abitanti e (soprattutto) la presenza di studenti stranieri. Milano totalizza qui un dignitoso 67/100, ovviamente svantaggiata rispetto alle città anglofone. Terza categoria è la qualità della vita, basata interamente sulle posizioni reciproche in due classifiche sulla qualità della vita redatte da altre agenzie, in cui la capitale lombarda totalizza 70 punti. La categoria in cui spicca è però quella relativa alla valutazione che i datori di lavoro nazionali e (soprattutto) internazionali offrono della preparazione dei laureati. Secondo i sondaggi di QS, i laureati in (almeno una delle università di) Milano sono tra i più desiderabili da assumere: stando a questo dato la città sarebbe, al pari con Hong Kong, seconda solo a Singapore nell’appetibilità. L’ultimo indicatore vuole fornire una misura della sostenibilità: prende in considerazione il costo delle tasse studentesche e altre classifiche redatte da terzi che misurano il costo della vita. Milano si piazza quasi a metà, 59/100.
(Fonte: M. Viola, Roars 08-12-2013)