Home 2014 12 gennaio VARIE ARCHEOLOGIA. PER GLI SCAVI IN ITALIA GLI STRANIERI SPENDONO DI PIÙ DI NOI
ARCHEOLOGIA. PER GLI SCAVI IN ITALIA GLI STRANIERI SPENDONO DI PIÙ DI NOI PDF Stampa E-mail

Settecentomila euro stanziati dal ministero dei Beni Culturali per fare campagne di scavo in Italia. Seicentomila quelli investiti da tre soli enti di ricerca stranieri dei quarantadue che hanno cantieri aperti sul suolo italiano. Tradotto: il Mibact non fa quasi più ricerca archeologica e i capitali che la finanziano provengono sempre più dall’estero. A tenere alta la bandiera della gloriosa scuola italiana sono le università, ma con risorse sempre più esigue: un po’ ovunque gli atenei hanno ridotto i budget a causa della scarsità dei fondi provenienti dal MIUR. “Gli stranieri spendono molto più di noi – spiega Salvatore Settis, decano degli archeologi italiani e storico dell’arte – una vergognosa mortificazione iniziata con i tagli operati nel 2008”. E mentre la ricerca langue, un numero notevole e crescente di giovani archeologi disoccupati se ne va a lavorare ad altissimi livelli all’estero. Per poi tornare in Italia a fare i loro scavi con i soldi degli enti stranieri.
(Fonte: M. Quantarelli, FQ 27-12-2013)