Home 2014 3 febbraio DOCENTI. FORMAZIONE CRESCONO LE UNIVERSITÀ D’AZIENDA (CORPORATE UNIVERSITY)
CRESCONO LE UNIVERSITÀ D’AZIENDA (CORPORATE UNIVERSITY) PDF Stampa E-mail

Negli Stati Uniti le corporate university sono ormai quattromila, in Italia meno di quaranta, ma il confronto solo quantitativo, pur impietoso, ha poco senso. Le università d'azienda (Corporate university, Academy) crescono nel mondo, nonostante la crisi, anzi, forse proprio per questo, e si rafforzano anche in Italia. Dopo le pionieristiche esperienze della General Motors (1927) e di General Electric (1956), le prime e vere realtà d'impresa di livello universitario negli Stati Uniti sono state quelle della Walt Disney e di Motorola nel 1981. Nel 1988 erano arrivate a 400, ma già nel 1997 se ne contavano 1000 e per il 2015 ne sono previste 4000. In Italia sono molte di meno, ma il tema è in agenda per molte imprese, anche di medie dimensioni, che per essere competitive puntano sulla conoscenza e sui talenti dei dipendenti.
Una fotografia sul fenomeno delle Academy d'azienda è stata scattata dal Rapporto sulle corporate university che operano in Italia, realizzato da Assoknowledge Confindustria, presieduta da Laura Deitinger, con la Fondazione Campus e il centro di ricerca interuniversitario Crisp, che ne ha censite 39.
Tra le più note ci sono l'Università del caffè della Illy, il Laboratorio per l'innovazione e la conoscenza di Barilla, la Corporate university dell'Eni (2001) e l'Enel university (2007). Tra le altre si possono citare Telecom, Ferrero, Pirelli, Generali, Poste italiane, Technogym, Tenaris, Vodafone. L'ultima arrivata in ordine di tempo è l'Academy del Gruppo Hera, settore energia e multiutility, mentre la più piccola è la Landi Renzo, leader mondiale nei componenti e sistemi di alimentazione alternativi per autotrazione. In generale, due aziende su tre offrono corsi sia di addestramento su tematiche interne sia di sviluppo manageriale; una su tre fa solo training, mentre quasi del tutto assenti sono le università d'impresa che svolgono corsi con riconoscimenti di crediti universitari o, come succede all'estero, che offrono veri titoli accademici (lauree, master, PhD).
(Fonte: La Stampa 20-01-2014)