Home 2014 3 febbraio RECLUTAMENTO RECLUTAMENTO. DOMANDE E RISPOSTE. INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CUN
RECLUTAMENTO. DOMANDE E RISPOSTE. INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CUN PDF Stampa E-mail

La riforma universitaria? «Un sistema di regole troppo complesse e iperprescrittive che non funzionano».
Così Andrea Lenzi, presidente del CUN, commenta la riforma universitaria che al terzo anno dalla sua entrata in vigore sembra ancora solo una macchina che ha appena avviato i motori. Domanda. Tanti obiettivi ambiziosi per la riforma, ma quanti davvero centrati? Risposta. I decreti cui è stata consegnata la sua attuazione sono stati tutti emanati, però prima che il sistema entri a regime ci vorranno anni. E di certo molti correttivi. D. Anni per avere nuovi prof per esempio? R. Le commissioni stanno ultimando le valutazioni e a breve avremo le liste degli abilitati. A quel punto gli atenei dovranno bandire concorsi per la vera fase di reclutamento. D. Ma con quali risorse? R. Questo è il punto dolente. Attualmente gli atenei hanno risorse pari quasi solo agli stipendi da pagare al personale in servizio, fortunatamente il cosiddetto blocco del turnover si è di recente allentato, consentendo di riprendere un minimo di programmazione in base ai pensionamenti. D. Altro che reclutamento annuale promesso dalla riforma, si finirà con atenei senza professori? R. La riduzione dei fondi, la discontinuità delle procedure, il blocco del turnover hanno portato a una progressiva diminuzione dei docenti. Da qui al 2018 ne perderemo circa 6 mila per i pensionamenti, ne necessitano altrettanti solo per mantenere il turnover, ma almeno il doppio per avere un buon rapporto docenti/studenti. D. Come fare? R. Investire risorse nel sistema che non deve essere più considerato un costo, ma un investimento indispensabile, e pensare a un modello di valutazione ex post della qualità del prodotto e non una burocratica analisi delle procedure. Diversamente si mortifica l'autonomia.
(Fonte: ItaliaOggi Sette 20-01-2014)